il colpo di stato e berlusconi.

il colpo di stato e berlusconi.

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Rabbia in riva al lago Maggiore. In questi momenti berlusconi non dimostra di essere uno statista. Meglio zapatero: crisi? sacrifici? alle urne! la parola ai soli detentori del potere: non a parole ma con i fatti.

Ora un classico comunista riesce a fare il colpo di stato come la scrofa qualsiasi: ed era nell’aria, era scritto: parla troppo: callate, cono!

Ma Berlusconi? Hai dato le dimissioni perchè i numeri alla camera o anche al senato non ci sono? E tenti di dialogare? Ma ti stai rendendo conto che lo stai facendo con il mandato che hai ricevuto da noi: io sono uno di quelli. Non sai se anche gli altri la pensano come me? al voto! E’ la sola strada! Ma c’è la crisi. E allora? In spagna non c’è? Allora al voto e magari tra i programmi anche il piano B. Usciamo da questo euro stupido. Se non usciamo oggi usciremo tra un pò, ma è probabile che si uscirà, magari non per colpa nostra. Fai lo statista: rivolgiti sempre e solo al popolo ed accetta quello che dice.

E’ sotto agli occhi di tutti: la germania ha preteso l’euro per avere tempo e modo per fare le proprie pulizie in casa (vedere quanto scrissi tempo fa), adesso è in posizione forte. L’Italia deve avere un governo che esca dalle urne, di qualunque colore sia. Quello che non può accadere è che il pdl cincischi, che berlusconi tratti: questo sarebbe il vero colpo di stato non quello classico ed atteso di un comunista qualsiasi. E’ berlusconi che permette il colpo di stato come un sergente garcia qualsiasi.

Alle urne e subito. Alla zapatero, che guarda caso ha ottenuto la calma sui mercati. Perchè se cambia un governo è una cosa, ma se cambia il vento e si ritorna alla lira come in inghilterra si è rimasti alla sterlina vuoi vedere che per una volta aumentiamo il nostro rispetto? Ma non ci ricordiamo delle copertine sul giudizio del presidente eletto dagli italiani? Se era inaffidabile (e se si comporta così è inaffidabile) lo eravamo tutti noi che lo abbiamo eletto. Quello che veniva detto del nostro presidente era detto a noi. In francia durante una cena fui bersagliato da tette e culi e le corna del cavaliere, degli intrecci di mediaset, delle accuse delle differenti procure: risposi “allora? io l’ho votato, e quindi è il presidente degli italiani. Zitti! Citu e musca. Vogliamo parlare di juppé, di Chirac, di Sarkozy, di SK con l’uccello in tiro che si fa le cameriere come un “albanese”! (e mi scusi con gli albanesi) qualsiasi?”.

Berlusconi se proprio non ci riesci a dire di no, allora sei veramente fritto e noi abbiamo sonoramente sbagliato. E non venirmi a dire che lo si deve fare per il bene del paese. Il bene del paese lo faccio io quando voto. Il male lo fai tu quando tradisci questo voto. Sei e sarai trombato.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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