opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
Santiago de Compostela
Beh, ero là. Mi trovavo a nord, molto a nord. La sera prima si parlava di tutto ma poco di domani. La città che stavo visitando ha 100.000 abitanti. Non sono gran che, ma insomma.
Alle 10 avevo finito la colazione e stavo iniziando il cammino per visitare il monumento meta del mio peregrinare: e mi incontro con lo sciopero generale.
Sciopero generale contro la legge laborale, che è una schifezza della schifezza, perchè permette di licenziare e toglie gli ammortizzatori sociali. Ma non ci sono più soldi, ma ci sono oltre 5 milioni di senza lavoro, ma…..
E’ lo sciopero bello.
E sento il baccano. Io italiano di scipero generale ne ho fin sopra i capelli. Per loro “es il septimo despues la era franchista”. Settimo? Ma di quest’anno? Ma no del dopo franco. Franco? Ma avevo 20 anni.
E sento i tamburi e gli slogan. Camionette della polizia (anzi policia) ne ho contate 35. che giravano e parte erano ferme in attesa. Di poliziotti gendarmi uomini d’ordine, sbirrini, ne ho contati almeno 60, ma si muovevano e non riuscivo ad essere preciso. Cercavo un caffè per sedermi e fare la conta, ragionieri si diventa e si resta hasta la muerte. Chiusi. Ma anche gli altri negozi erano chiusi. E chi era aperto aveva all’ingresso una bandiera rossa.
Anche con la bandiera rossa il caffè me lo prendo e intanto conto.
Cribbio 12 fotografi, che scattano, 6 con la telecamera “es la tele”. La tele? allora i fotografi sono per i giornali? Per informare l’opinione pubblica, il mondo, sulla forza rivoluzionaria, sulla libertà di sciopero, sul coraggio dei lavoratori che scioperano e non hanno assolutamente paura delle azioni che sicuramente prendono i capitalisti perchè gli brucia che si sciopera!
Ed arriva lo sciopero. Sono 27. Di cui una non gran bella gnocca che sbatte un tamburo con baldanza. Voglia di sbattere?
27 di cui 23 hanno sicuramente meno di 30 anni, urlano slogan con la rima: sembrano interisti.
hanno la barba ed i capelli un pò bianchi.
27 sette che vogliono fare il corso. I fotografi li muovono per poterli riprendere insieme. Mica facile, sembra una foto di matrimonio “tutti addosso alla parete, lì in fondo allargatevi un pò” “ecco adesso va bene, in quell’angolo”.
Ma come? Le foto sono taroccate sul posto per dare l’impressione che su 100.000 abitanti almeno 80.000 era sciperanti. Ma invece sono 27. Li ho voluti ricontare. Erano più i pula, mingherlini devo dire. Pe fortuna c’era la stampa. Comunque pula + stampa stravince rispetto agli scioperanti.
Poi ho visto 3 che camminavano in fretta ed a passo deciso. Quello in mezzo era lenin, berretto, pizzetto, occhi che guardano lungo, fogli di carta sottobraccio “si bruciano le banche non le montagne”, e il classico pugno chiuso. Verificavano che i negozi fossero chiusi, che aderissero. Uno aveva un telefonino.
Poi lenin si ferma davanti ad un negozio di vestiti, classe superiore alla media, c’è un gran gnocca che mostra quello che vuole mostrare ed ha un viso che ….. madonna che viso! ed allora che fa lenin? Su quegli occhi, occhi da far innamorare, gli incolla due adesivi “sciopero generale”. Così si fa. Ma perchè sulla gnocca?
E’ un modesto contributo alla manifestazione oceanica che ha travolto un paese ed ha dimostrato che “se si vuole si esce, eccome, dalla crisi”. Basta organizzare uno sciopero.
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