Incontro al Parco Ciani.
Sui giornali di stamane ho letto un articolo di Francesco Forte, che leggo sempre con interesse, “bene ha fatto Tremonti a dire che per l’Irap non è momento”. Lui è un grande economista e professore, io un piccolo imprenditore. Dr. Forte: sbaglia! Ma Lei, pur essendo un Professore di Economia, ed ex Ministro dell’Economia, non è stato votato e quindi non è mio rappresentate. Proprio in questo momento con la crisi finanziaria, le borse che vanno su e giù, l’italia DEVE, non dovrebbe, DEVE, dire a chiare lettere che è da mò che l’irap deve essere tolta perchè penalizza chi mantiene dei posti lavoro e che paga interessi passivi finanziari. Prima di parlare di aiuti alle banche, incentivi alle rottamazioni, aumenti di retribuzioni di qualsiasi contratto, mantenimento di maghi otelma a 200.000 € di stipendio, et similia, prima di ogni cosa, anche perchè era nel programma di governo, si DEVE togliere l’irap. Questa è la dichiarazione. Questa cosa per il tessuto italiano è peggio dell’abruzzo, della spazzatura a napoli, degli aiuti al medioriente e ad altro. Il segnale è “viene diminuita dell’1%, tanto oggi possiamo fare e scusateci perchè siete degli eroi”.
Ho letto un altro economista che descrive il contenzioso sul credito d’imposto per la R&D interna e, dato che non ci sono fondi, viene slittata quella per il 2009. Altro megaerrore.
I due trafiletti hanno in comune una trascuratezza: la fiducia e la competenza nelle PMI. La PMI è una cosa strana che occorre vivere, difficile da inquadrare, soggetta ad alti e bassi, il segreto è tutto nelle risorse, nella loro motivazione che va oltre che nella grande impresa. Questo fattore è economico.
Ho toccato con mano l’orgoglio, la crescita professionale, la svolta data al proprio atteggiamento e comportamento nello svolgimento della funzione e del ruolo di dipendenti, laureati e no, dopo aver seguito ed imparato le regole del gioco del reporting, anche interno, per un progetto R&D. Cos’è un progetto? Amo questa definizione: Il progetto è un sogno che passa dalla ragione. Partecipare a progetti interni e sapere che si deve fare il reporting e quindi segnare ogni dettaglio è meglio di un master alla bocconi.
Il taglio dell’irap ed il credito d’imposta sono fattori che riguardano PMI che ancora sono in utile, che riescono e con grande fatica, e gran parte del merito oltre che all’imprenditore va alle risorse che stanno nella PMI, il massimo concetto di precarietà, che sente e vive, ogni piccolo stormir di fronde, che ti guarda al mattino per sapere se ancora ci sono i mezzi per andare avanti. Ho vissuto nel 2009 l’esperienza di cassa integrazione per 4, dico 4, risorse, tutte quelle che operano in un microPMI di cui mi occupo. Ho imparato di più in quei pochi giorni di un master.
Fiducia e crescita professionale. Personalmente suggerisco che tanto il taglio dell’Irap quanto il credito d’imposta siano visti come un prestito per il capitale delle pmi ed i soci debbano mettere altrettanto importo per aumentare la capitalizzazione. Ma questo è quello che chiedo a chi vuole farsi eleggere quale mio rappresentante. A Lei, caro Professore, consiglio di fare un anno sabbatico quale conduttore di una PMI. Chi sa fa, chi non sa insegna (Pasteur).
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