as low as reasonably achievable – alara

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Un passo in avanti, una breccia. Il residuo zero non esiste MA comunque si deve operare per ottenere il massimo risultato possibile. Si sta parlando di contaminazione e non solo. E’ il principio principe che ha caratterizzato il nostro modo di pensare: misure preventive. In qualsiasi situazione di valutazione del rischio noi consideriamo quale debbano essere le specifiche all’entrata (misure preventive) che possano permettere di GESTIRE l’emergenza. Di qualsiasi cosa si tratti. E’ un modo di considerare la gestione del problema. Il verificatore di territorio sarà focalizzato totalmente sulle attività operative, richiederà, esigerà ed alla fine in un modo o nell’altro otterrà, che le attività operative siano gravate di cosa da fare, esami da eseguire, che mettono lui in una posizione di aver operato o di aver fatto pesare la propria visita ispettiva, MA non ottengono assolutamente niente sotto il profilo della gestione della qualità dell’operatività, ottengono sempre l’abbassamento della produttività in quanto alzano il costo delle risorse da impiegare senza modificare il risultato ottenuto. E’ un punto di massima importanza. Mentre il controllore di territorio lo fa per dare un senso al proprio esistere, il consulente avrà il più delle volte lo stesso atteggiamento (sic!) per far sentire il bisogno della sua presenza. Stiamo qui parlando di sicurezza alimentare e di come posizionarci di fronte ad un problema. Prendiamo ad esempio la contaminazione, ma potrebbe riguardare qualsiasi altro problema, è inevitabile? La riposta è no è sicuramente evitabile: basta NON usare il prodotto che contamina. Quindi è l’indispensabilità dell’impiego del prodotto da usare che ha insito anche la problematica di eventuali residui (contaminazione) ed allora ecco che ALARA è un grosso passo in avanti. La maggior parte tirerà un grande sospiro di sollievo ed utilizzerà quanto contenuto nel Regolamento n. 574/2011, per continuare a fare come ha sempre fatto: un gran bel niente. Noi no. Ottenere il “livello più basso ragionevolmente conseguibile” è da professionisti delle attività operative, quindi vi saranno delle specifiche all’entrata (IN = fornitore, in senso lato), delle procedure operative (AO), e delle informazioni all’uscita (OUT = cliente in senso lato). Così la filiera conosce il problema e conoscendolo decide di CONSEGUIRE la riduzione. E’ un cammino, è la decisione di intraprendere il circuito virtuoso. E’ il caso della pericolosità dell’impiego di più agenti chimici contemporaneamente (sicurezza + qualità) è il caso di implicazioni negative dovuto ala contaminazione, e vi sono altri casi.

Si è arrivati a modificare i livelli di contaminazione in tutte le materie prime destinate al settore zootecnico. Bene. E’ una buona breccia che dobbiamo utilizzare per lavorare meglio ed innalzare l’asticella dell’ottenimento di una maggiore qualità. Buon lavoro.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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