Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
Non c’è altra spiegazione, cari amici compatrioti dell’aperitivo in Piazza Grande. Abbiamo anche noi l’area 51. Perchè dico questo?
Sono andato a stintino in auto. Prima di arrivarci sulla sinistra c’è una striscia di un km x almeno 200 metri di pannelli solari, sulla destra invece vi sono almeno una quarantina di pale eoliche.
Su quaranta neanche una accennava ad un minimo movimento. Avevo con me una di quelle girandole per bambini. Con la girandola in mano, e solo camminando, questa girava. Le pale eoliche niente. C’erano, ma non giravano.
Sono andato a curiosare anche sulla sinistra. I pannelli solari erano davvero tanti, una fila così non l’avevo mai vista. Ho pensato fosse un magazzino a cielo aperto, poi ho notato che erano collegati uno con l’altro Ma con ben due dita di polvere (terra e terriccio) su ogni pannello solare: ma il solare funziona anche se il pannello ha due dita di morchia secca?
Ho poi notato che davvero poche, quasi nessuna, sono le abitazioni con i pannelli solari. Perchè? Un’abitazione avrebbe un immediato beneficio. Perchè non vengono messi sulle case, neanche a erula che vanta “il posto dove il sole resta di più nella giornata”: di pannelli solari sulle abitazioni non ne ho viste neanche una.
Sono poi andato a rivedere il lago di coghinas. Mi sono fatto accompagnare da amici chiedendo loro di guardarsi intorno che poi avremmo parlato. Ho portato acqua minerale e frutta per tutti.
Da castelsardo a tula, via erula, è una paseggiata incantevole. Sulle montagne ad un certo punto si incontra una strana foresta: pale eoliche, ma sono centinaia e dato che ci si passa sotto, si può notare come sono mastodontiche e come facciano impressione quelle grandi pale. Fanno quasi paura. Su cento una sola tentava, molto a fatica, di muoversi, ma per quanti sforzi facesse proprio non riusciva a fare un solo giro. Le altre immobili, fisse come fossero di cemento.
Ed erano cento.
Si arriva poi al lago. Bello, azzurro. Lungo il lago, io lo sapevo già, c’è una strada con cemento rosso (catrame + ossido di ferro, credo) e a destra e sinistra un muricciolo fatto ad arte, pietra su pietra, un muretto da 3000 € al mq, tanto è costato a me fare due metri per la mia area parcheggio.
Ogni 100 metri la sua bella piazzola con tutta la segnaletica: non sorpassare, area di picnic, e le piantane per gli specchi per facilitare la visione in tutte quelle curve.
Una segnalazione ad hoc per il centro velico: sono andato con i miei amici a vedere: l’immobile c’è ma vuoto, abbandonato? credo mai usato. Dal centro velico si può scendere ad uno spiazzo con la costruzione per, credo, il deposito delle barche a vela ed una scalinata, sempre a sassi ed a regola d’arte. Nel deposito scritte varie, una diceva: ore 17.17 del 3 marzo 2005 ed una scritta oscena. “qui sono venuti a ciulare e dato che ciulare è bello hanno anche ciulato le lampade, i fili, ed anche gli specchi lungo la strada”, disse a voce bassa uno degli amici.
La strada poi è pulitissima, viene manutenuta e vi sono anche i contenitore della nettezza urbana che vengono svuotati (non si sa da cosa, ma svuotati).
Chiedo agli amici la loro impressione; Mario afferma: area 51, qui c’è sotto qualcosa. Perchè manutenere il tutto quanto non c’è anima viva? Perchè svuotare dei cassonnetti regolarmente vuoti. Vuoti ma ripuliti.
Perchè fare 100 pale eoliche e nessuna si muove? Alieni? Arma segreta?
Incomprensibili anche per loro. Era stato incomprensibile anche per me due anni fa, ed anche l’anno scorso. Sempre bello, ma deserto, seppure con tutto quell’investimento e quel manutenere. Se la manutenzione continua significa che a qualcosa serve, ma a che? Area 51 bella ma da brivido. Per fortuna che sapendo, avevo portato dell’acqua e della frutta.
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