cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
I dati della statistica fefac indicano in 147.574 mila tons la produzione del 2009, nel 2010 la produzione scende dell’1% e si attesterà a 146.125 mila tons. questo significa 330.000 tons le quantità di agenti chimici utilizzati. Ma ora resto sulla produzione di alimenti. Il dato che risalta è il risultato della Spagna. Come materie prime, terreno disponibile e risorse agronomiche inferiore all’italia, la spagna ha saputo in 20 anni diventare la prima nazione della ue nella produzione di alimenti. Nei suini ha battuto sia l’olanda che la germania che la danimarca. Chapeau! Ed anche nei bovini è largamente in testa. Questo la dice lunga sulle dichiarazioni che provenivano, negli anni ’70, dalle cattedre delle Università che, alla nostra richiesta di arrivare all’autoapprovvigionamento ci rispondevano che da noi non esistevano le premesse (materie prime, terreni, altro) per arrivarvi ed era una utopia il pensarlo. Meglio quindi favorire con politiche industriali che riguardassero l’auto, i frigoriferi e le lavatrici.
Della politica non mi curo adesso, è importante per me ricordare che la sconfitta è venuta dal nostro mondo. Quello che hanno fatto gli spagnoli lo potevamo fare altrettanto bene e forse prima noi italiani. Purtroppo nel latte e nel comparto suini non ci sono stati i due o tre imprenditori che hanno portato all’autoapprovvigionamento nella carne del pollame. Dato che opero in italia sono interessato al risultato italiano e quindi agli animali che in italia si allevano ed in italia si nutrono. Noi italiano restiamo alle nostre 13.800 mila tons praticamente senza alcuna modifica tra il 2009 e il 2010 (-0,1%).
Sconvolgimenti si registrano nei paesi nuovi entranti ma qui l’esperienza mi dice di andare cauto perchè sono meccanismi statistici che debbono essere oliati.
Resta un fatto relativo agli agenti chimici che è poi l’argomento che più mi interessa. Il settore degli alimenti per animali utilizza gli agenti chimici (e sono 330.000 tons) e li si continua a manipolare ed a muovere in quanto gli alimenti per animali sono sempre preparati in grandi lotti e consumati da ciascun animale in razioni quotidiane. Questa è la caratteristica del settore e marca, secondo il mio parere, la professionalità degli attori. Infatti è cosa molto ardua l’ottenere che in un lotto di 5 tons di alimento, che viene movimentato in cisterne da 25 tons, che arriva all’allevamento e stoccato in silos da 50 tons e che viene distribuito, ammettiamo, a polli e che un pollo mangi 100 grammi al giorno, ritrovare in quei 100 grammi tutti gli agenti chimici nelle proporzioni e nelle quantità previste per il benessere degli animali e per la sicurezza alimentare dell’uomo. E’ un’arte. E non è da tutti.
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