Diodoro Cromo, per ingegno e per l’ostinazione, dava molto da fare ai filosofi del suo tempo, negando, come impossibile, il moto.

– E’ impossibile che una cosa, animale, sasso o altro, vada da luogo a luogo. La cosa o è dove è o dove non è. Se è dove è non si muove, se dove non è sarà dovunque fuorchè dov’è.

Mentre andava così delirando, inciampò e cadde per terra si slogò una spalla, e l’osso uscì dalla scapola, sua sede naturale.

– Presto andate a chiamare Erofilo, l’eccellente anatomista e perito in chirurgia: Presto che ho male.

Erofilo oltre che esperto medico era anche uomo saggio e ritenne buona l’occasione per ottenere due risultati da una cura.

– Maestro Erofilo, presto, fate ritornare l’osso della spalla nel posto giusto.

– Ma, ottimo Diodoro, non serve la mia scienza perché l’osso nello slogarsi era dov’era, o dove non era. E, come voi sostenete, non si è mosso per niente.

Diodoro strideva per il dolore e per la rabbia.

– Ottimo Diodoro, come volete che io possa far ritornare l’osso da dove non può essere mai partito?

Erofilo attendeva e rimandava di mettere le sue preziose mani al servizio di Diodoro. Questi, vinto dal dolore, disse:

– Mi hai convinto Erofilo. Cambio opinione.

Ed Erofilo, dopo aver curato il cervello gli riassestò anche l’osso slogato.