iniziative al sud

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Le notizie relative ai posti di lavoro al sud, come sempre, mi toccano. Parlo qui di una iniziativa che mi ha visto come partecipante e quindi è una esperienza diretta.
Nel giorno di ferragosto del 1998 mi veniva chiesto di pensare a qualcosa che potesse dare stabile lavoro a 30-50 persone, nel meridione e segnatamente in sicilia. Opero nel settore della zootecnia dal 1960 e chiesi lumi a dei conoscenti tecnici. Un tecnico illuminato mi propose una minifiliera conigli, il progetto venne predisposto ed approvato: la sicilia aveva un consumo di carne di coniglio che “importava”dal continente, aveva il territorio, si era ipotizzata la minifiliera con 40 allevamenti da 800 fattrici, un macello esclusivo per il conigli con una produzione di 36.000 conigli a settimana (e con 50 preparazioni monodose e/o per minifamiglie), un centro tecnico per l’assistenza e per la raccolta delle deiezioni da trasformare in compostaggio (concime naturale), le pelli raccolte e destinate, con un contratto preventivo, in cina. Il tutto avrebbe dato lavoro a 260 risorse di cui almeno 40, nei 5 anni, si sarebbero trasformate in imprenditori.
Un prof. mi disse “Flavio, tre anni fa mettemmo a punto con altri colleghi di 3 università un progetto molto dettagliato per allevare e macellare 100.000 suini da collocare  in Calabria, studiando l’impatto ambientale e la produzione di concime naturale, con uno sponsor (grande marchio nazionale) che si impegna a ritirare l’intera produzione.”. Le risorse dirette ed indirette sarebbero state più numerose. Il progetto era stato pubblicato in attesa di essere realizzato.
Nel mio piccolo feci da coordinatore per la stesura del progetto conigli che arrivò alla approvazione ed alla pubblicazione in G.U. prima della fine dell’anno 1999. Nel Comune di Catena Nuova venne cambiato il piano regolatore per ufficializzare i 40 allevamenti e la struttura della macellazione. Poi non se ne fece niente, ma questa è un’altra storia.
La produzione di concime naturale e la collocazione di allevamenti tenendo in considerazione la cura dell’ambiente è un priorità nazionale, data l’importazione di carne da altri paesi UE.
Essere impegnato in una attività che non conoscevo, il prodotto finito alimentare, mi ha messo in contatto con un mondo nuovo. Resto convinto che le produzioni (prodotto finito) debbano essere ottenute dal territorio con tutte le materie prime del territorio. Il microbiota dell’organismo ne ha bisogno. Introdurre nell’organismo alimenti (solido o liquidi) proveniente da ambienti alieni procura inevitabilmente degli squilibri, difficilmente individuabili, nel microbiota ricevente.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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