A coloro che mi hanno chiesto cosa intendessi quando confermavo l’ostilità che nel salume targato “made in Italy” non vi fosse carne proveniente da allevamenti italiani e macellati in Italia. Solo con questo processo di filiera il consumatore sa e dà senso alla propria decisione. Altrimenti mettiamoci la dicitura: salame preparato nelle verdi colline brianzole o toscane con carne proveniente da….. magari anche con questa foto.
Vi ricordate le scarpe da tennis prodotte con lo sfruttamento di minori? Poi il consumatore di scarpe se ne sbatteva poiché sapeva che in quei paesi asiatici il lavoro minorile era magari legale. Ma altri no.
Beh, io se sapessi che quei due maiali sono serviti per dare la carne al mio toast, mangerei altro.