cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
sono un operatore della filiera zootecnica e quindi strettamente interessato a tutto ciò che viene prodotto sul nostro territorio. Quindi a valorizzare il SISTEMA ITALIA, quindi assolutamente contrario a coloro che sbandierano il tricolore ABUSIVAMENTE (anche se legalmente). Lei è il nostro difensore. Vengo al punto. Pubblicazione ERSAF della Regione Lombardia. Sbandierata di prodotto “tipici” ma con le…..gambe corte. Il consumatore, italiano o estero, è convinto che quando vede il tricolore su di un etichetta NON è perchè l’industria di trasformazione (macchinari, operai) è di una zona, MA dà per scontato che gli animali e la derrata alimentare (carne, latte) siano LEGATE al territorio.
Bresaola della Valtellina: carni argentine, brasiliane, africane.
Salame Brianza: industria nelle colline, ma maiali da dove?????
Salame di Cremona: industrie nella bassa, ma maiali da dove????
Salame d’oca di Mortara: e le oche di dove sono??? cinesi???
Bresaola di cavallo (carne tradizionale): i cavalli da dove provengono???
E’ ora di terminarla con il sistema del Vù cumprà: si spaccia al consumatore un prodotto in maniera non conforme. Diciamogli tutto! E diciamogli anche da dove provengono le carni ed il latte. Il territorio appartiene alla nostra filiera, possono benissimo produrre bresaola della valtellina, ma chiarendo bene e chiaro che la carne proviene dal brasile, o da altro territorio. Possono benissimo produrre salame della brianza, ma che solo le macchine sono sulle colline brianzole, la carne e gli ingredienti sicuramente vengono non dal territorio, vengono da Spagna, da Francia, da Germania, da Danimarca, oppure da Brasile o Argentina. Giù le mani dal nichel! Contiamo su di Lei per fermare questa autoadulterazione alla taffazzi. Ci stiamo facendo male da soli. Distinti ossequi.
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