1 – Ibiza – Cala Vadella
Sull’asciugamano vicino Roberto cade nella trattativa, con il vù cumprà molto abbronzato, per degli occhiali da sole.
– Trenta.
– Ma no, cinque.
Trattativa estenuante di almeno 20 minuti co voci femminili di diversa età che implorano di cedere al fine (leva marketing: pietà, solidarietà).
– Dieci e da qui non mi muovo.
– Dare soldi, dare occhiali. – poi, concluso l’affare senza iva ne scontrini, l’abbronzato ha uno sfogo – E’ dura (e tutti si pensa alla crisi della bolla finanziaria). A fine mese me ne torno in Italia. Sono stato Aosta, Forte (intende dei marmi) e Firenze. In Italia poliziotti ti fermano, ti portano un pò lontano, ma non molto. Quasi si scusano “Sai hanno telefonato perchè siete un pò troppi.”, sotto sottoscala (non ho capito l’identificazione territoriale) ti fanno mettere roba, merce, poi scelgono occhiale o orologio per moglie o amica, poi se ne vanno “per oggi non andare là, cambia.”. Qui in Spagna tutto diverso. La roba, merce, viene sequestrata, tutta, ma propria tutta e poi ti menano. Torno Italia. Ciao.”.

Alla sera Roberto ritrova gli stessi occhiali sulla bancarella ufficiale a 9,50 €.

2 – Casatenovo (lecco)

Esco dal tunnel di lavaggio e mi si avvicina un poveraccio. “lo scontrino di ricevuta”. Alla mia richiesta “Ma cosa vuoi?” fatta con l’espressione del volto e delle mani mi dice “Finanza” e tira fuori dal costume di scena un qualcosa, tipo tessera. Gli faccio vedere lo scontrino di 5 € e me ne vado. Il poveraccio travestito non so che fa. Sui 5 € che ho pagato il 50% non vanno nelle tasche del proprietario o conduttore dell’impianto di lavaggio, ma in tasse che servono per comprare anche i costumi di scena.

Paese libero? Libero non so che significhi. Stupido si. Libero non so, non mi pronuncio.