opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
La riunione a Melide, davanti al lago, ha riunito un ristretto numero di noi, per chiarire meglio i concetti legati ad agire in piccolo ma pensare in grande. Già è complicato quando la riflessione riguarda una singola persona, diventa più ardua quando si vuole coordinare l’azione e la riflessione di un gruppo, anche piccolo, ed ancora più arduo se si allarga al settore, anche come nicchia. Vi sono quelle che abbiamo chiamato dissonanze.
Ambrogio e Fabio hanno portato l’esempio delle emissioni di Cobalto. I dati elaborati hanno considerato che il consumo nel settore feed mondiale di Cobalto carbonato sono di 800 tons. Le emissioni teoriche si sono basate sul risultato ottenuto su 50 grammi di Cobalto elaborato dallo strumento Heubach: 310 mg di emissioni inalabili su 50 grammi. Il calcolo ha portato al risultato: 310 mg su 50 grammi = 6,20 grammi/1 kg = 4.960 kg su 800 tons.
L’azione in piccolo ha portato al risultato di ridurre i valori delle emissioni a < 0,1 mg/50 grammi, il che porta 1,6 kg su 800 tonnellate. Quello che abbiamo ottenuto in piccolo è che riduciamo la frazione inalabile per il manipolatore. Se pensiamo in grande si apre l’oceano. E questo può riguardare anche altri oligoelementi che possono rappresentare un rischio. Pensando in grande la riduzione = 1,6/4.960*100 = 99,967%.
Se poi, sempre pensando in grande, consideriamo che gli oligoelementi vengono manipolati insieme vi è il rischio della poliesposizione e l’oceano si allarga.
Se consideriamo che gli oligoelementi debbono essere utilizzati dall’organismo nei rapporti indicati dal Nutrizionisti si aggiunge il problema della distribuzione omogenea e della sua stabilità nelle fasi delle diverse manipolazioni, e l’oceano diventa ancora più grande.
Ci siamo trovati d’accordo che l’approccio era condiviso.
Leave a comment