cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Ho iniziato l’attività il 1 luglio 1960 nell’ufficio della Philips Spa – Sezione Duphar, al 9° piano degli uffici in Piazza IV Novembre. L’attività era relativa alla promozione e vendita di vitamine e prodotti chimici per la nutrizione, la salute ed il benessere degli animali da reddito e da compagnia (Dog-o-san nutrizionale per cani, Gammasect, antipulci per cani e gatti, Hexavetol, per gli eczemi dei cani). Da allora non ho mai cambiato attività e scrivania. Il 31 dicembre del 2009, quest’anno quindi, vado in pensione. In pensione?
Ma cosa lascio come professionista del settore? A chi mi chiede qualcosa in proposito, certo di farmi cosa gradita per quanto ho oggi intorno, rispondo: “Mi vergogno.”.
Come professionista mi vergogno perché abbiamo avuto la possibilità di operare in un settore nascente: l’alimentazione degli italiani di derrate alimentari (carni, uova, latte) italiane e NON ci siamo riusciti. Tutti i Paesi d’Europa che era appena uscita dalla guerra partivano con le pezze sul fondo dei pantaloni, c’era fame e scarsissime conoscenze su come allevare gli animali da reddito. Tutti siamo partiti da zero, tutti gli altri sono arrivati all’autoapprovvigionamento.
E non ci siamo riusciti perché abbiamo soffocato il bambino. E lo abbiamo soffocato convinti di farlo crescere al meglio. Come professionisti facciamo schifo. Non abbiamo capito che avremmo dovuto smarcarci da coloro che erano interessati a non farci produrre quanto era il potenziale italiano. E ci sono riusciti solamente grazie alla nostra convinta connivenza. Abbiamo fatto di tutto, ma proprio di tutto, per impedire dei ruoli e delle funzioni strategiche. Ci sono dei colpevoli più degli altri? Certamente tutti siamo colpevoli, ma i prof, le associazioni, che davano le indicazioni le davano perché non ci fosse il risultato.
Professionalmente non abbiamo capito un bel niente.
Chiedo scusa.
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