Siamo insieme davanti all’ospedale La Carità e rileggiamo.

I governi si troveranno nella situazione di aumentare il livello qualitativo dei servizi e restringere le spese. Le promesse si basano su una crescita economica (+ 1-2%) e sull’aumento della massa salariale (+2-3%) e sulla riduzione delle nicchie fiscali, per tutte le spese statali quasi tutti i governi stanno rivedendo al ribasso i paletti restrittivi.

La percezione del rischio, a partire dal 1980, si è trasformata per l’aumento dell’individualismo il quale comporta che persone con minori esposizioni alle alee della vita non vogliano più pagare per quelli che invece risultano più esposti, ad esempio per quanto riguarda le malattie.

Lo sviluppo del progresso della conoscenza e delle tecnologie permettono le diagnosi precoci dei rischi (o la propensione al rischio) di individui che possono sviluppare determinate patologie accresciute anche da determinati e conosciuti negativi comportamenti, che permettono di identificare più facilmente i soggetti a rischio, soprattutto quando vi sono efficaci mezzi di sorveglianza.

Ciò sarà ancora più evidente quando si potrà valutare tale propensione al rischio allo stato embrionale.

Si può far sopportare alla collettività il costo di individui il cui comportamente è nocivo alla loro salute? Cosa si potrà rispondere a chi chiederà misure discriminatorie? Ciò vale soprattuto per le nuove generazioni.