Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
A casa a Minusio.
Le cooperative da sempre, almeno da quando io ho memoria, hanno goduto di un regime fiscalmente agevolato. Non pagavano le tasse come tutte le altre imprese, anche artigiane (40-45%), e questo beneficio andava a favore dei cooperativizzati. Nel mio percorso lavorativo, che si è sempre svolto nel settore zootecnico, il movimento cooperativo è stato importante. Ho visto le cooperative rosse, emiliane, che alla fine sono fallite, ho visto le cooperative bianche pure esse fallite ed anche, vedi un pò che fantasia, le cooperative verdi, in romagna, anche loro miseramente finite. Ma hoincontrato anche cooperative più piccole, limitate, che invece hanno continuato e continuano. Il movimento cooperativistico è presente in tutto il mondo e, quindi, anche nella UE. Ma, ed è stata questa per me una novità, le cooperative di tutti i paesi, salvo francia e italia, pagano le tasse come le altre imprese. Sapevo che il movimento cooperativistico aveva dei collegamenti interstatali. Me ne parlava Soulier per convincermi che per la “sua” cooperativa era facile trasportare e confrontare le proprie esperienze, ad esempio, con le cooperative tedesche “molto forti”. Non ho vissuto questa esperienza. Nel mio ultimo viaggio in Francia mi hanno fatto leggere un articolo della stampa che riportava la notizia che nel senato francese è in corso di definizione la legge che “toglie” alle cooperative il beneficio fiscale.
Ohibò! e sembra che questa sia una richiesta che viene dalla Ue per evitare distorsioni di mercato.
Ohibo! Non ci credo. Mi hanno detto che “forse” resisterà il beneficio fiscale per quelle piccole, formate da pochi cooperanti e con una soglia di fatturato a 500.000€.
Ohibò! Continuo a non crederci.
Anche per me le maxi cooperative dovrebbero avere gli stessi vincoli dell’impresa privata proprio per una legge di mercato. Certamente sono più propenso alla tassazione irlandese piuttosto che a quella italiana e quindi mi batterò per avere una struttura statale leggera, l’unico modo per poter diminuire il carico fiscale e per rendere produttivo l’utilizzo del gettito fiscale, ma uguale per tutti i tipi di impresa, fatto salvo per le start up (primi 3 anni), per le imprese fatte da nuove generazioni, per le piccole cooperative: tutti incentivi che finiscono ma che stimolano la creazione di nuove iniziative.
Quella delle cooperative è una faccenda che mi interessa. Come chiudo?
Ohibo! Non ci credo.
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