opportunità per favorire la crescita
2024-12-23R&D, riserve per utili non distribuiti, visione critica e negativa del fisco che si è intascato gli utili e li vuole anche in anticipo, per poi avere un atteggiamento ostile.
Preparazione per il Gruppo di lavoro – Minusio
Nella mia storia professionale ho avuto numerosi contatti con diverse università. Risultato? difficile da dirsi in una parola. Dipende dalle persone.
Testimonianza numero 1
Paese brianzolo, festa annuale per i diplomati con consegna di un credito bancario i cui interessi passivi sono garantiti dalla comunità, imprese comprese: più visibilità che concretezza, ma pur sempre qualcosa. Invitati anche due rettori, o direttori di università, una tecnica e l’altra di tutto e di più. blablabla. e poi cafferino.
Ho voluto sottolineare che non abbiamo sentito cosa gli studienti vogliono fare, i rettori o direttori di dipartimento sono intervenuti senza conoscere il tessuto delle imprese e delle iniziative, anche superminime, del territorio del comune. Ma come? vieni a bla blablabla e non ti documenti? Ho sostenuto che l’università non è un bel niente se non collabora anche con il più piccolo mercante di mercati rionali che tenta di vendere frutta e verdura. Non lo avessi mai fatto! L’università è blablablablablabla di tutto e di più. “Ma dove e come espleteranno la loro attività questi diplomati?”. E’ questa la cosa fondamentale. Ma la mia osservazione non ha avuto il placet dei rettori.
Mega prof di microbiologia. Con il mio prodotto e sin dove ero arrivato. Lui da me vuole un campione. Fa cagare fermentativamente la sua vecchia madre, coltivando personali bifidi (della vecchia mamma), ma mi fa presente “Sa, noi (e quanto dice noi gli si gonfia il pettorino come ad un tacchino) non possiamo collaborare con ditte medie [ “No guardi la ditta nella quale partecipo con la mia attività è superpiccola”], sa noi collaboriamo con enea, con i grandi temi”. Ma vai a …. fare tanta di quella cacca.
E questo sarebbe un prof.? Questa è una velina qualsiasi!
Mega due prof. Io con una ultima voglia di impegnarmi a coordinare un progetto di ricerca, come acronimo avevo scelto, in fase di costruzione, “epilogo” perchè sarebbe stato per me l’ultimo, sentitendomi le energie e la freschezza cerebrale in forte declino. Parlavo degli obiettivi del progetto e delle possibili strade e delle vendibili ricadute (progetto di ricerca applicata). Frasi di circostanza per dirmi che “ma certo, l’università è disponibile, ci mancherebbe altro, e blablablablabla”, ognuno di loro poi in separata sede mi disse di cosa si voleva interessare: uno di fos e l’altro di una vitamina. Non dissi niente, raccolsi i testicoli che mi erano crollati giù negli scantinati più bui, e feci con altri, non universitari. Loro volevano riciclare dell’aria fritta e sempre più fritta per continuare a pubblicare: ma al mondo zootecnico italiano, europeo, mondiale, la loro roba non interessava per niente.
Perchè questa riflessione? Perchè legherei, ed è questa la proposta, il credito d’imposta interno di ogni piccola e media azienda, alla presenza collaborativa, di un tesista. Il credito d’imposta è una necessità sociale, far partecipare la società ai risultati di una attività, anche se minima (un negozio, ad esempio). Quando l’attività fa utili una parte di questi debbono restare nell’azienda come capitale, come prestito d’onore della società all’attività, questo sarebbe da mettere nella costituzione. Ebbene la copresenza di uno studente tesista apporterebbe il quid nei due sensi: praticità e concretezza allo studente, l’obbligo di spiegazione e di visione allargata al gruppo interno e la condivisione della concezione, della realizzazione, della comunicazione.
I laureati del lavoro, coloro che laureati non sono, ma nel loro lavoro, esercitato per 10 – 15 anni, conoscono quasi tutto, manca loro talvolta la prospettiva e la profondità ed ecco l’utilità della condivisione con uno che si sta preparando per vedere (con i mezzi che ha intorno a lui in una università). Ma c’è l’ostacolo dei prof. che proprio una scuola non vogliono fare. Vogliono fare loro, controllare loro, sapere loro, e si fidano normalmente di un ricercatore borsista che dipende in tutto e per tutto da loro, su cui comandano nella vita e nella morte. Bene questo studente che partecipi ad un progetto anche minimo di ricerca applicata (fare qualcosa per vendere di più) darebbe a costui la consapevolezza che sapere significa fare meglio. Ed a coloro che partecipano all’interno che con-sapere è un grande valore.
E dici niente!
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