Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
Non mi ha impressionato, ormai è burkina faso, senza nulla togliere a burkina faso. in una considerazione di prefallimento è normale che vi sia coloro che stanno sempre dalla parte di nessuna modificazione. fanno finta di non accorgesene che è da tempo che tutto è finito, ma con il loro NO forte e chiaro stanno a dire: niente è cambiato, e se è cambiato qualcosa nel mondo, qui è sempre tutto uguale, va bene madama la marchesa, ammettere un cambiamento significa ammettere che c’è quacosa da cambiare, invece qui da cambiare non c’è proprio niente, oppure come nel Gattopardo: tutto si deve cambiare, proprio per non cambiare un bel niente. Ed infatti è la posizione, quella dell’immobilità, che rischia niente. Cambiare cambia, ma con il mio NO io sono certo che qualsiasi intoppo, anche lieve, qualsiasi magagna succederà nel cambiamento, seppure lentissimo, io potrò dire “l’avevo detto”, fa niente che con il mio NO vengo pagato con coloro che hanno votato SI.
Era infine una robetta da veramente poco, più ideologica che pratica: riduzione di 10 minuti di pausa, non si sciopera durante i picchi di produzione, 120 ore di straordinari: roba minima: ma che putiferio!
Poi leggo sul foglio brani del discorso del sindacalista auto degli USA: ma dove vogliamo andare?
Il cambiamento prenderà almeno vent’anni, ma nel frattempo l’economia obbligherà a vedere sul suolo italico macerie su macerie: per scalfire la terribile ingessatura ci vorranno almeno vent’anni. Guardate che cosa è successo per 10 minuti di pausa e le rivendicazioni che anche all’asilo avrebbero trovato facile ed immediata soluzione!
Meglio il modello sicilia che nello stesso giorno dice che i soldi siciliani competono solo alla sicilia e lei assume, assume, asume, 24 persone per un casello autostradale e tutti noi sappiamo che cosa significhi la parola autostrada in sicilia. 145.000 dipendenti pubblici!!!!
Ma lasciando la sicilia, portiamoci a Correzzana, dove vivevo, in provincia ex Milano ed ora MB c’è una scuola che ha edificato il secondo piano, con un piano di sviluppo comunale. E’ una scuola elementare. Ci sono due bidelli che hanno deciso di non salire al secondo piano perchè non vogliono fare la scala. La scuola non può assumere altri bidelli perchè i due possono mettere il veto: morale gli alunni vanno a scuola a lesmo ad 1 km.
Ecco il modello sicilia portato nella verde (?) brianza.
Non ce la possiamo fare. Meglio, molto meglio tirare a campare. Con l’atteggiamento stare con il moderno, il progresso, l’innovazione, con il comportamento restare abbarbicati al conservatorismo più duro: fare i paraculi, quelli che uno volta si diceva democristiani. Ma il tempo passa e se non si fa manutenzione, se non si fanno modifiche che accompagnino l’evolversi della situazione, inevitabilmente vi sarà il collasso: stradale, delle acque, delle infrastruture, delle strutture.
Requiem.
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