Lettura al gruppo di lavoro – Una delle strade per uscire più velocemente dalla crisi è investire nella ricerca applicata. Questo approccio abbraccia ogni attività dell’impresa: la produzione, la concezione, la distribuzione, l’accoglimento dei clienti, la comunicazione, la preparazione, in poche parole tutto.

La ricerca applicata ha un solo boiettivo: migliorare la produttività che è il risultato del risultato/spese per ottenerlo, e quindi creare un vantaggio competitivo.

Da qui la necessità che venga riconosciuta con il credito d’imposta questa attività e senza obbligarla a farla passare da università ed enti. Se questi servono bene ma vi sono dei progetti di ricerca applicata che non abbisognano di univerisità e/o enti.

La misura del credito d’imposta per la ricerca applicata intra muros non è stata riconosciuta dal governo e questo è un errore madornale, e, dato che si sono turlupinati gli elettori gli eletti verranno trombati.

Il credito d’imposta in Francia, ad esempio, è il 50% delle spese sostenute, chiaramente dimostrabili.

Il credito d’imposta presuppone l’ottenimento di un utile su cui vi siano delle imposte da pagare, e questo è già un fatto positivo.

Le risorse ed i mezzi di una azienda coinvolte da qualsiasi progetto di ricerca applicata hanno un aumento di professionalità che resta un bene sociale, non tutto direttamente di proprietà dell’impresa, le risorse possono andare seguendo i loro personali interessi e, andandosene si portano tutto il loro know-how. L’aumento della professionalità resta alla risorsa e questo è un bene sociale.

Personalmente ritengo che la misura del credito d’imposta possa essere portato in una voce propria del bilancio quale aumento del capitale sociale ed eventualmente integrato con identica cifra dai soci dell’impresa: in questo caso si otterrebbe anche una miglior capitalizzazione per le pmi, le prime ad essere interessate a questa misura.

Le pmi sono un bene sociale ed una caratteristica del nostro tessuto imprenditoriale: perchè non utilizzarlo?

La ricerca applicata intra muros è una attività diretta che può fare a meno di intermediari (intermediari significa, quasi sempre, maggiori spese burocratiche improduttive), chiara e trasparente se entra come voce di bilancio e che resta se entra a far parte dell’aumento del capitale sociale.