Mio padre racconta e io riporto quale testimonianza, intorno al lago.

Era la nonna di mio padre, quindi la mia bisnonna. Non si ricorda quando nacque, morì nel 1895. Sposò Mauro Veneroni (1815-1895) ed ebbero due figli. Mio bisnonno era falegname, lei, Guzzelloni Maria insegnante.

Aveva due chiodi fissi era apolitica e per la lettura. Rimproverava sempre mio nonno Biagio Veneroni perchè era socialista ed era impegnato come segretario nella locale Società di Mutuo Soccorso. “Non devi immischiarti con la politica perchè ti piacciono gli applausi, ne avrai sempre scocciature. Leggi piuttosto.”.

Forse si comportava così perchè la consuocera, tale Susani Ernesta (1885-1947) era dichiaratamente comunista.

Quando, lei cieca, mio padre la portò al seggio nel periodo fascista, la Susani Ernesta alzò il dito e gli intimo “El seghìss, me racumandi”, chiarendo  per tutti i presenti, quasi tutti in camicia nera, le sue intenzioni.

Alla festa dei suoi 92 anni, mio padre ha raccontato questo perchè era nata la discussione, presenti i nipoti e i pronipoti sulle classificazioni politiche nelle scuole. Si è messo a raccontare poi della guerra in Russia, ma a questo punto, ognuno è andato altrove dato che sarà la milionesima volta che la sentiamo.

L’importante è stato che lui ha continuato imperterrito il suo solito racconto mentre con mio fratello ed un nipote giocavamo a terzilio.