– non ci sono i soldi.

prima grande balla: i soldi ci sono e ce ne sono tanti è che sono già destinati a spese che NON hanno come obiettivo la crescita.

Vado sul pratico:

– credito d’imposta per la ricerca interna: anche senza università o enti. questa è una misura di grande, grandissimo valore. Fisserei nel 50% il credito d’imposta per la ricerca, come in Francia, e la suddividerei al 25% a fondo perso da portare comunque a riserva o a bilancio ed il rimanente come prestito allo 0,5% da rimborsare in 10 anni.

– 50% delle tasse in prestito da lasciare all’azienda: le tasse si pagano al 50%, com’è previsto attualmente. l’altro 50% viene trasformato in prestito di liquidità da lasciare all’azienda che lo ritornerà in 10 ani al tasso dello 0,5%. Senza bisogno di banche intermediarie. Non si tocca l’introito ma si lascia un aiuto concreto all’azienda che fa utile per crescere ancora. Perché? Perché da un senso alla continuazione delle attività sane e che danno e daranno un senso alle attività dei ruoli e funzioni futuri.

– finanziamento a tasso agevolato per l’esportazione,  finanziamento da restituire in 10 anni all’interesse dello 0,5%.

– finanziamento per le nuove assunzioni, i contributi restano all’azienda come finanziamento da restituire in 10 anni a tasso agevolato.

sono proposte da pmi, semplici da attuare e che non incidono sulle entrate in quanto nel tempo l’erario le incassa. Si crea liquidità alle imprese che riescono ancora a fare utili, e se li fanno, significa che le risorse sono eccellenti. E contemporanea diminuzione delle risorse intruppate nella galassia del fisco. La società ne avrebbe un immediato beneficio.

Berlusconi è credibile solo su questo punto: creare la crescita. Se trova impedimenti anche dai suoi, come sembra, FACCIA il suo piano di intervento e che sia un piano GLORIOSO, pensi alla grande, strafaccia, e poi se solo tergiversano come sul piano casa (abbiamo capito tutti che le regioni ed i comuni mai lasceranno il rilascio dei permessi anche per una finestra, il sistema sesto insegna, ed è il sistema in auge in ogni piccolo comune), lasci, si dimetta. ma si dimetta lasciando un piano grandioso di crescita, senza badare ai sindacati ed ai partiti di opposizione e di maggioranza.

Poi, dato che cominceranno tutti a voler fare tutto per non fare proprio un bel niente, lasci, ma come farebbe un imprenditore che segna SEMPRE la strada e poi: “avete avuto da dire, fate voi, io, per me, non è cosa.”.