Chi sa fa, chi non sa, insegna (Pasteur). Ed alla fine eccoli: con lo sguardo che trapassa, ma con distacco, quella espressione della serie: ma non sa con chi sta parlando?, con la risposta cretina: Posso chiederle? Può! Dio mio dei prof che chiaramente essendo prof non sanno assolutamente fare. E questi poi che anche con l’insegnamento hanno quasi finito. Matrimonio, matrimonio, ma proprio a me doveva capitare un golpe quando avevamo vinto? E quel signore attempato con la bocca a culo di gallina: al momento giusto per evitare la catastrofe. La catastrofe non è questa. Siamo vissuti con le lire e con il 25% di interessi passivi del debito ma ci muovavamo come dei forsennati e lavoravamo. Adesso paghiamo in euro una classe pubblica che si è metastizzata e purtroppo non si limita a non fare. Fa e provoca disastri, rallentamenti. Ecco la vittoria dei crucchi: perchè abbiamo un debito alto? perchè abbiamo speso troppo. Perché abbiamo speso troppo? perchè abbiamo finanziato degli errori politici: acquisto di ditte decotte e mantenute ab aeterno per la piazza e per i serbatoi di consensi elettorali, perchè abbiamo tirato dentro tutti quelli senza un lavoro, senza tener in conto che forse era meglio dargli una pensione ma non una divisa, un mezzo, dei verbali, una scrivania o un bancone su cui fare ammuffire un mucchio di pratiche. E tutto questo ambaradan lo paghiamo in euro a 1986 lire per un euro: una cifra folle.

I crucchi ci tengono per le palle con l’euro. Lasciamoglielo e torniamo alla moneta che rappresenti il risultato del nostro lavoro, che verrà anche svalutata, ed insieme a lei vengono svalutati quelle prebende che non possono riadeguarsi. Non le industrie, non il mercato. E poi i prodotti oltrefrontiera avranno un altro prezzo e questa è la concorrenza, signori, è il mercato. Adesso siamo cementati con una spesa pubblica che supera di gran lungo quella privata: ed abbiamo chiamato i prof con il sopracciglio alzato (lo hanno anche quando non lo hanno), ed hanno aumentato la benzina ed il gasolio, e le pensioni (tanto i prof in pensione andavano a 75 e 70 anni).

Ma non mi scordo che tutto questo avviene perché ho votato quel traditore di berlusconi e l’ho fatto vincere e questo si è dimesso senza pretendere che si andasse alle elezioni. sono stato tradito e perdo due volte:una con le dimissioni la seconda con sti prof. che riammettono tasse che avevamo tolto come maggioranza, e berlusconi, anzi pirlusconi, che vota questo disastro. Ma va là.