Rilettura per un aggiornamento della discussione.

La mia fiducia sull’euro è alquanto bassa. Ora è il senso che non trovo più. Che senso ha una moneta che rappresenta economie del tutto diverse? Quale sforzo si deve fare e da parte di chi per mantenere questo sistema. Una moneta uguale per economie che hanno diverse tassazioni (47% per italia e 20% per austria) (45% per industria in italia; 17% per la grande industria in Francia), diversa struttura statale (5.500 veterinari per italia, 400 per francia), diverso costo di ora lavoro (100 per italia = 70 per francia = 55 per germania). Qui prodest? Al miglior organizzato perché tiene tutti gli altri in inferiorità.

Dato che non dura tanto vale andare a diversi tipi di euro oppure ritornare alle vecchie monete, ognuno con il suo bel cambio che ogni giorno varia a seconda della fluttuazione del mercato. Con il variare delle monete variava anche il valore delle spese fisse improduttive. Se la moneta perde, perde anche il valore della spesa improduttiva.

Si, ma cresceva il debito, crescono gli interessi sul debito. Come avremmo potuto fare? Come faremo?

Come abbiamo sempre, ma sempre fatto. Con la svalutazione della moneta ogni cosa proveniente da un paese con la moneta forte si riduce perché diventa troppo caro, con la svalutazione nessuno compra il nostro debito, che resta nostro. Al limite ci avrebbero detto: avete un bel mucchio di bot? Fatene tappezzeria.

Ma adesso?

Sforzi, su sforzi, su sforzi, per avere credibilità con delle regole che NON ci permettono alcuna crescita e con una struttura da superelefante e una camarilla che difende ogni cambiamento, e quindi il debito continua ad aumentare. Ha senso?

Difficile, molto difficile. Tanto sforzo, per nulla.