Consapevolezza – emissioni

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Agli altri paesi proprio questo discorso NON interessa. Loro sono belli grassi con le loro esportazioni verso l’italia e quindi danno supporto a tutto pur di mantenere questo loro giacimento di petrolio: gli italiani (stanziali e visitatori) mangiano ogni giorno ed il 50% della carne di maiale e bovino ed il 50% del latte, che consumano gli italiani stanziali più i turisti di passaggio, proviene da questi grassi paesi esportatori. Quindi da loro problemi non ce ne sono: w l’esportazione, e il risultato si ottiene con ogni mezzo, tanto quello che esportiamo va da un’altra parte. Si capiscono allora e meglio i containers di latte a suo tempo proveniente da Paesi dell’Est (c’era ancora la guerra fredda) che al Brennero, agricoltori d’animo acceso, verificavano che avevano i sigilli polacchi o rumeni, ed anche i sigilli tedeschi, e quindi per coloro che lo ricevevano era latte di un Paese della Comunità che lo produceva all’interno delle quote a lui assegnate; e si capiscono l’impiego di olio residuo di lavorazioni industriali immesso nei mangimi per derrate comunque destinate all’esportazione, ed altro ancora.

Tutte le loro energie sono nel creare casini qui da noi. Non c’è comune, municipalità, comitato di quartiere, in cui, parlare di allevamenti, di spandimenti, di animali, ci si trova tutti contro: via, via da noi. Ma il chilometro zero? Ma quale chilometro zero, io non voglio sentire la puzza. E quei poveri animali!

Ma se non vengono macellati da noi vengono macellati in Bretagna o in catalogna, o nel porto di Rotterdam, o nella Baviera. Dappertutto ma non qui da noi. E se poi non hai i soldi per comprarli? Vedi la Grecia e pensa cosa potrebbero fare da soli per mangiare? Pensaci!

Comunque dobbiamo essere consapevoli che l’alimento che prepariamo per i nostri animali è … polvere. E la povere, in gran parte, se ne va, In particolare quando vi sono continue manipolazioni. La polvere che se ne va sono le EMISSIONI. E possono andare all’interno del sito e quindi avere dei problemi di perdita, di spreco di energia per pulire, ed anche all’esterno.

Dato che in ogni seria dieta vi sono almeno 25 ingredienti nutritivi o terapeutici di origine chimica dobbiamo essere consapevoli che la presenza di tutti o alcuni di questi agenti chimici può rappresentare, al di là dello spreco e della spesa, il rischio di pericolo. Inalare prodotti chimici è pericoloso per gli animali e per gli umani. E se al di là delle recriminazioni per la presenza “oltre che puzza, vi sono le emissioni nell’aria, che chissà cosa contengono!”. Ecco, siamo al “chissà cosa contengono!”. Vogliamo almeno noi essere consapevoli e pronti a dare subito la risposta: “NON contengono prodotti chimici.”. Tanto dovremmo verificarlo con la valutazione del rischio che è un obbligo di legge e se dobbiamo valutare quale sia il rischio all’esposizione contemporanea di 25 ingredienti chimici non troviamo alcuna risposta: non si sa! Ecco quindi la misura preventiva facile facile: “gli ingredienti chimici che noi utilizziamo non hanno particelle sotto i  50 micron (quelle che possono venire inalate), quindi “nessun problema”, nel naso di chiunque non può fisicamente entrare un bel niente. E mentre lo diciamo ecco che presentiamo i risultati dei controlli che facciamo in maniera routinaria.

Ecco la consapevolezza. Ecco la misura preventiva. Essere pronti già da tempo. Non fornendo prima, ma avendole e per tempo a disposizione, le nostre determinazioni, altrimenti andranno a richiedere altre cose. Ricordiamoci SEMPRE che gli affiliati della V colonna sono al soldo di potenti esportatori e che, se noi facessimo quello che possiamo fare da soli senza nessun aiuto, loro si troverebbero in guai seri. E’ una guerra, è necessario esserne consapevoli. Vedrete che prima o poi oltre a “chissà cosa contengono le emissioni!”, aggiungeranno, facendolo richiedere dal sindaco o dall’assessore, o da un piemme “ma la valutazione del rischio, che è obbligatoria per legge, l’avete fatta?”. Vogliamo restare con gli occhi da bue e dimostrare a tutti, ma proprio a tutti che siamo degli operatori di cui non ci si può fidare?

Io no.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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