1 – L’invenzione tecnica

AR dapprima crea un universo tecnico, partendo dalle sperimentazioni del suo tempo (l’esposizione industriale del 1881 svela l’elettricità), dalle opere e letture di volgarizzazione (L. Figuier), dalle riviste tecniche, ma anche dai desideri dei consumatori (si affacciano ad esempio i primi grandi magazzini). AR estrapola le realizzazioni ed i progetti dell’epoca in grande libertà. Verne ha dovuto fornire descrizioni difficili e giustificazioni tecniche, AR semplicemente disegna. Ascolta i segnali e li amplifica, e li vede poiché li disegna.

Il demiurgo è all’opera e, dalle sue innovazioni tecniche, deduce quale società potrà essere quella della metà del XX secolo. Ottiene una descrizione globale e pertinente della società del futuro, sotto tutti gli aspetti, dai trasporti alla vita carceraria, dall’alimentazione ai piaceri, dalla vita culturale all’arte militare, dalle telecomunicazioni alla contaminazione ambientale, dal femminismo all’architettura.

Nelle sue invenzioni tecniche, AR, dà prova di una grande immaginazione, talvolta davvero troppo grande. I risultati sono spesso incredibili, come nelle telecomunicazioni con il telefonoscopio (il disegno mostra una signora che guarda e sceglie dei tessuti e dei vestiti che le vengono sottoposti dal negoziante, attraverso il mezzo di telecomunicazione!) oppure nelle tecniche militari con i carri armati e l’artiglieria chimica o batteriologica.

Il percorso di AR è avventuroso e può errare, ad esempio per quanto riguarda i trasporti. Se i tubi pneumatici o elettrici anticipano abbastanza fedelmente i TGV (TAV), l’impiego di aerofrecce nel trasporto individuale si allontana dal trasporto automobilistico.

Ma questo non compromette l’opera di AR che è quella di descrivere la società del XX secolo, perché i comportamenti sociali dipendono direttamente dalla finalità delle tecnologie e non dalla loro modalità. L’esigenza della rapidità dei trasporti risulta sia dall’impiego delle aerofrecce che dall’automobile, dai tubi pneumatici che dai treni TGV.

Le differenze tecniche ci interessano anche perché le invenzioni sono disegnate; vi è un disegno ad ogni pagina. Nei disegni, come nel testo, AR lascia libero corso alla sua energia, al suo umore, anche se il piacere di creare è influenzato da inquietudini e lascia il posto anche a energiche denunce.