The US people comment a very bad situation. All european people knows that mais was contaminated. German people buyed this bad product and sell for use in germany and in nederland. Of course many problems with milk contamination. European rules are stupid.
Leggo:”http://www.egg-cite.com/”. E volano parole grosse.

Nel dicembre 2012 SGS, società svizzera di controllo della qualità, aveva preannunciato che il mais serbo era contaminato ad un livello di 200 ppb di Aflatossina. L’alta contaminazione poteva superare i livelli di Aflatossina-M nel latte, superando i limiti ammessi per la sicurezza alimentare, anche se utilizzato in piccole dosi. Anche considerando la variabilità intrinseca nei campionamenti e nei test, un livello di 200 ppb è arduo da NON rilevare. La Serbia, che aveva inizialmente non accolto i risultati di SGS ha ridotto il proprio raccolto del 45%.

Malgrado l’allerta derivata dalla comunicazione di SGS, 45,000 milioni di tonnellate sono state importate dalla Serbia e distribuite dalla Toepfer (vedi anche “http://www.allabot feed.com). Toepfer è una mega società, attiva da oltre 100 anni, ed operativa ad Amburgo con 300 impiegati. Toepfer è partecipata:

All’80% da ADM – Decatur – Illinois – USA: 300 processing plants, leader mondiale del trasporto di prodotti agricoli, con 30.000 dipendenti.

Al 20% dal leader delle cooperative francesi IN VIVO: 270 membri cooperative, tra i principali operatori europei, con sede in Parigi e 6.300 dipendenti, per una vendita di 6 miliardi di €/anno. E INVIVO è operativa anche in tutti i territori della UE.

Le parole grosse?
Gli importatori tedeschi erano stati allertati della possibile contaminazione.
10.000 tonnellate di mais contaminato sono state importate e distribuite in 13 mangimifici del Nord della Germania. Il mangime prodotto è stato distribuito in 4.000 allevamenti della Bassa Sassonia ed in altri 7 stati. Parte del mais contaminato è stato trasportato in Olanda.
“La situazione sembra denotare una grande negligenza o una motivazione economica relativamente alle conseguenze.”
“A cosa servono i vantati accreditamenti ISO, HACCP o i manuali-capitolati della valutazione del rischio e del controllo qualità”
“In materia di identificare e rimuovere dal mercato prodotti e mangimi inquinati, le autorità della UE, sfortunatamente, hanno una grande esperienza! La fiducia dei consumatori è un processo lento.”.
Superficialmente questa situazione non può essere definita “as accident of force majeure.”.
Mamma mia!

Un trafiletto che ridicolizza ed inchioda la sicurezza alimentare nella UE, ancora una volta.

Mamma mia! Il latte e/o la carne dove mai finiranno per essere consumate?