nuovo ccp per non chiarezza ministeriale

nuovo ccp per non chiarezza ministeriale

Nessun commento su nuovo ccp per non chiarezza ministeriale

Collaboro alla revisione ed aggiornamento di manuali haccp redatti anche pochi anni fa, ma obsoleti per il cambiamento delle normative e del livello richiesto dai nuovi orientamenti. Nel mese di novembre vi è stata a Bologna (italia) una riunione organizzata dall'associazione italiana dei produttori di alimenti per animali, alla quale non ho partecipato, ma ho letto le relazioni e quanto riportato dalla rivista dell'associazione stessa.

Cosa ha a che vedere il preambolo con il titolo?

Francia e Belgio hanno confermato che nei loro paesi sono vigenti delle tolleranze relativamente alla contaminazione, in particolare di farmaci, con delle % variabili (5%, 3%). Sappiamo che anche in altri paesi (olanda, spagna) sono vigenti tali tolleranze. In italia non ci sono tolleranze previste, ma lotti di lavaggio destinati a specie non sensibili, ed il numero dei lotti di lavaggio dipendono dalle caratteristiche uniche di ogni impianto e delle procedure utilizzate. I funzionari del ministero della salute italiano interpellati in merito alla necessità e convenienza di disporre di tolleranze ha chiarito "il ministero italiano è d'accordo di mettere delle tolleranze MA solo se tutti i paesi della UE le mettono e siano uguali.".

Ed ecco il punto del nuovo CCP (punto critico di controllo). Sto collaborando per l'haccp di un sito a ciclo chiuso di suini che impiego anche dei mangimi complementari che provengono dal belgio. L'italia è uno dei paesi destinatari di grandi quantità di mangimi complementari per suini (soprattutto per i piccoli e sino a 50 kg) provenienti proprio da Francia, belgio, spagna.

Ma dov'è il CCP?

E' nell'informazione. Le etichette dei mangimi concentrati belgi e/o francesi e/o spagnoli NON riporta la possibilità che contengano 5%, oppure 3% di CONTAMINAZIONE e quindi l'utilizzatore non sa che potrebbe inquinare dei lotti che sta producendo per animali sensibili (nel gergo per animali sensibili si intendono quelli che producono derrate per il consumatore, ad esempio latte, uova, oppure carne perché vengono destinati al macello). Quindi è doveroso in presenza di mangimi complementari provenienti da paesi che hanno stabilito delle norme relative alla tolleranza di agenti chimici medicinali starà a colui che immette tali prodotti in un mercato per il quale non sono previste tolleranze la verifica ed il controllo. E' un CCP per il cliente che acquista che deve esigere dal fornitore una dichiarazione in merito alla contaminazione. Se questa c'è dovrà tenerne conto producendo lotti destinati ad animali non sensibili. Siamo di fronte alla contaminazione burocratica.

Non l'avevo mai vista, ma visto che c'è è bene saperlo.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Related Posts

Leave a comment

Back to Top