Le recenti decisioni dell’EFSA relative alle frasi a tutela degli operatori che manipolano o sono esposti alle movimentazioni dei mangimi, sono state prese per un ingrediente, il sale di cobalto, che entra in quantità di alcune decine di ppm (pochi mg per tonnellata di mangime), MA sono state prese. Personalmente ho giudicato un errore questa decisione ma questa è avvenuta per la miopia dimostrata dagli operatori del nostro settore, quindi da noi stessi. Abbiamo fornito notizie incomplete, incorrette e, talvolta, del tutto inventate. Il comportamento che è seguito è stato quello storico: SVICOLARE non modificando i comportamenti.

Senza rendersi conto che vi è stata una frattura.

1 – “Allora non utilizzo più alcun sale di Cobalto.”. Sbagliato! L’alimento, qualsiasi formula di mangime, contiene l’oligoelemento Cobalto. L’EFSA ti indica un tipo di sale che a) non comporta alcuna frase relativa ai manipolatori di mangimi, e questa è davvero portentosa, b) hai una specie di carta d’ora, per ora relativa al solo oligoelemento cobalto. E tu non ne vuoi usufruire? E come giustifichi la presenza dell’oligoelemento cobalto? Comunque sono affari tuoi.

2 – “Allora uso il Cobalto acetato”. Stai attento! Non è così semplice, ed in più devi mettere le frasi di prevenzione per i manipolatori di mangime. Ti conviene?

Personalmente ritengo che la porta è stata aperta e posso presumere che resterà aperta anche per altri agenti chimici, oligoelementi oppure no. Tanto più che gli specialisti in medicina del lavoro hanno detto e ridetto che NON sono conosciuti ne descritti in bibliografia i rischi legati ad una esposizione contemporanea di più agenti chimici. Quanto deciso per il Cobalto (assenza di particelle < 50 µg) ci fornisce una soluzione. Perché non percorrerla quale misura preventiva per tutti gli agenti chimici?