Le previsioni fanno parte delle mie preferenze e immaginare (nel senso di vedere) il futuro è da me considerato importante. Nel 2000 avevo immaginato gli scenari del settore zootecnico nel 2015, anche per orientare meglio gli obiettivi da perseguire: ed una volta individuati gli obiettivi il sevo meccanismo interno farà in modo di realizzarli. Se tutti condividessimo l’obiettivo vi sarebbe una sinergia dei servo meccanismi.

Nel 2010 le derrate di carni in totale del consumo mondiale ammontavano a 290 milioni di tonnellate, nel 2050 la popolazione mondiale, che sarà arrivata a 9,3 miliardi, richiederà 505 milioni di tonnellate di carne (word poultry 2012).

Ne abbiamo di strada da fare, di posti di lavoro da creare, di ruoli e funzioni professionali e di alto profilo, poiché la qualità delle produzioni alimentari richiederà degli standard molto più alti rispetto agli attuali. Per non parlare di cuochi e creatori di modelli di cucina e di piatto e di preparazioni culinarie, tenendo presente tutti i fattori interconnessi. Questi sono obiettivi.

Le carni bovine registreranno un aumento del 36,7%, quelle suine un aumento del 60%, quelle dei volatili, le cosiddette carni bianche, del 125%, gli ovini e caprini un aumento del 32,5% mentre ci sarà un regresso del 13% delle altri carni. Il tutto a fronte di un aumento della popolazione del 36%. Si vorrà più carne sulla tavola.

Aggiunta di Marzo 2023. Introduzione degli insetti. Una parte consistente dell’industria sarà rivolta all’utilizzo di insetti ed anche alla carne sintetica, con le associazioni degli amici degli animali che gridano vittoria per la carne sintetica, che elimina l’allevamento (prigionia) e la macellazione (dolore). E tutto viene deciso dalla burocrazia. La burocrazia da sempre non fa niente per niente. Per dire che nel Qatar le condizioni di lavoro erano eccellenti sono state usate delle preziose valigette. Anche per gli insetti e le carni sintetiche la buracrazia ha deciso. Quante valigette? Non lo so. Ma ogni decisione della burocrazia esige delle valigette, anche di plastica, ma sempre e comunque preziose.