i marchi

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Ho letto le notizie trionfali relative ai vari tipi di marchi Dop, Igp, la maggior parte relativi a tipi di formaggio e insaccati di carni, in particolar modo suina. Ho letto > 50 capitolati di marchi e la maggior attenzione è rivolta sulla forma del prodotto finito (logo, dimensioni, colori) e molto poco, anzi direi quasi niente sul legame tra il come di produce e si forma il prodotto ed il territorio.

Senza questo legame i marchi rischiano di essere costruiti sulla sabbia, il loro valore è "svaporaz".

Con qualche marchio ho intavolato delle conversazioni relative ai sistemi di alimentazione degli animali fornitori della materia prima: mi hanno fermato. "A noi questo NON interessa".

Ho voluto approfondire l'interesse per il marchio nell'effettuare per i propri conferenti, qualora esistenti, la prevista valutazione del rischio relativamente alla qualità del prodotto materia prima (latte e carne): "A noi non solo NON interessa, ma NON ci compete.".

Il legame non c'è e non c'è la volontà di costruirlo. Ma che senso ha un formaggio tipico di una zona se non ha uno stretto legame con il latte proveniente da quel territorio? Basta che sia "fabbricato" in quel circondario con latte proveniente "da chissà dove?". Al momento questo è ritenuto più che sufficiente.

Lo stesso dicasi per gli insaccati. Finchè dura fa verdura. Ma è miopia. La forma, i colori, le dimensioni, sono dislocabili. L'unico componente non dislocabile è il territorio. Ma questo non viene recepito.

Chiaramente quando parli con i consumatori "aficionados" sono stracerti che quel tipo di salame viene fatto con i suini di quello specifico territorio, così come quel particolare formaggio è tipico e prezioso perché viene prodotto con le mucche (non so perché non si ama il termine vacche) che pascolano in quello specifico spicchio di territorio.

Me ne sto zitto. Ma il tutto ha vita breve.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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