la quinta colonna

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Che la quinta colonna ci fosse era un dubbio, anche se era difficile immaginarselo. Vedendo e rivedendo le attività, dalla riserva e nella calma sabbatica (creatrice), la nebbia svapora. La quinta colonna opera almeno dagli anni ’60, quando è iniziata l’attività industriale del settore zootecnico e dell’alimentazione. Ha avuto obiettivi diversi e diversificati durante l’evoluzione sino ai nostri giorni. E’ alle dipendenze di organizzazioni straniere che hanno interessi vitali nella continuazione della allocazione delle loro superproduzioni. Perché sovra producono? Perché mantengono posti di lavoro, occupazione, migliorano continuamente il loro know-how gestionale e produttivo (M. Rocard 1972). Dato che la tecnologia è conosciuta e legata al territorio DEVONO necessariamente avere delle strutture di appoggio per far sì che il loro obiettivo (mantenimento o aumento) venga raggiunto. Ecco perché è stata costruita con il tempo la quinta colonna. Alcuni vi militano senza esserne a conoscenza ma sono seguiti, accompagnati per mano dai nemici, e sono messi nei punti chiave.

La quinta colonna si suddivide in due falangi:

Anauto: IMPEDIRE che, pur avendo tutto, ma proprio tutto, la COLONIA arrivi all’autoapprovvigionamento.

Autoclastia: DISTRUGGERE ciò che può portare alla produzione locale, seppure in presenza di risorse (in tutti i sensi).

Esempi di ANAUTO:

  • Sino al 1992 non si sono recepite le Direttive UE, e quindi si è dovuto farlo in 2-3 anni, senza avere il tempo di adeguamento.
  • Non partecipazione all’altezza nelle discussioni relative alla costruzione delle Direttive: ovaiole, suini (in fase di definizione): con parametri che solidificano la superiorità dei conquistadores, camuffate con scelte tecniche.
  • Rigidità interpretative delle Direttive dalle organizzazioni di controllo locali, contrariamente all’interpretazione nei Paesi conquistadores.
    Esempi di AUTOCLASTIA:
  • asl: (fonte Belloli) ben 5.500 veterinari nella struttura (contro i 400 in F con mercato doppio, e 200 in UK a parità di mercato), che giornalmente debbono difendere la loro posizione, ed allora rigidità, miopia: ammende e chiusura di siti operativi.
  • broda: concreta possibilità di azzerare le contaminazioni, ma NON previsto nella normativa (conquistadores FORTEMENTE CONTRARI).
  • non definizione di soglie di tolleranza mentre nei paesi conquistadores ci sono.
  • Trasmissioni e filmati sui media per ottenere una opinione pubblica da circo massimo, con il pollice verso nei confronti di siti di produzione locali.
  • Guru e similguru contro le derrate carniche: “Ha mai visto una intolleranza o allergia alla carne?”, le allergie al glutine, ai cereali, alle frutte, ci sono, ma ai conquistadores è la carne che interessa e per questa solo pagano, ed i guru e similguru ripetono a cachet.

Morale: da 1 milione di scrofe degli anni ’80, siamo scesi a 600.000, oggi siamo a < 300.000 mentre sono aumentate in E, F, D, DK, ND.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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