castrazione e circoncisione

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Abstract: Some interesting debates are taking place at EU level about the possibility to eliminate the surgical castration of piglets in the first 7 days of life. The surgical castration, present in different regulations of typical food products, is considered too painful even in animals so young. The desirable solution would be the chemical or immuno-castration. In human males the circumcision, worldwide considered a ritual, could be replaced by a special cream necrotizing the foreskin.

 

Abstract: I Tecnici della UE stanno discutendo per eliminare la castrazione manuale dei suinetti nei primi 7 giorni di vita, al fine di introdurre la pratica della castrazione chimica, in quanto la castrazione manuale, prevista in diversi capitolati di prodotti alimentari tipici, sarebbe troppo dolorosa per i suinetti. Negli umani è rituale la circoncisione che potrebbe essere sostituita da una crema apposita per necrotizzare il prepuzio.

 

Le menti scientifiche europee hanno deciso che sia fermata la tecnica attuale della castrazione dei suinetti nei primi giorni di vita. La castrazione dei maschi è pratica antica per poter assaporare il gusto della carne dei maschi, in quanto se non castrati, l’afrore risulterebbe, per i più, sgradito. Ma qui si discute della tecnica, e della sofferenza dei suinetti. Ma che c’è dietro?

Gli interessi di una multinazionale che ha pronto tutto quanto necessario per la castrazione chimica.

Che si debba castrare sembra che siano tutti d’accordo, ma la tecnica attuale non porta sufficienti mattoni all’industria. Si ripete qui quello che si è deciso per il non mantenimento delle galline in gabbia (stavano strette? andavano in muta perenne [poiché i servizi (pagati) dei multimedia avvenivano sempre nel periodo di muta]? Ma era ragione sufficiente?). Le galline sono state poste a terra, ed il consumatore è stracontento perché così glielo hanno spiegato, anche se ogni santo giorno devono essere trattate con sostanze chimiche, chiamate nel gergo tecnico coccidiostatici, in mano a due multinazionali. Ed ogni quattro mesi al massimo, la molecola chimica, DEVE essere cambiata poiché i coccidi (sono sei le molecole chimiche a disposizione) diventano in quattro mesi assuefatti al veleno chimico. C’è da riflettere sul fatto se la sicurezza alimentare, per il consumatore, fosse più garantita con le galline in gabbia oppure a terra. Certamente gli interessi delle multinazionali vengono meglio soddisfatti con le galline a terra, poiché se non venissero trattate le galline, avendo uno spazio non illimitato, morirebbero Ma torniamo ai suini. La tecnica attuale porta sofferenza!

La considerazione personale riguarda la sofferenza, la tradizione, il rito. Oltre ai maialini il mio pensiero corre agli ometti. Si, l’uomo è stato posto a capo degli animali (genesi e dintorni), e gran parte degli ometti (ebrei, parte di cristiani e maomettani, ed altri) vengono circoncisi. Il taglio del prepuzio è rituale, le gocce di sangue vengono conservate, ed è una festa. La tecnica del taglio del prepuzio può essere sostituita con una crema farmaceutica che provoca la cancrena della cute (che si salvi almeno la cappella!), evitando così la sofferenza e la perdita di gocce di sangue per l’ometto.

Propongo quindi che il cambio della tecnica avvenga prima nell’ometto e poi nei suinetti (l’ordine di priorità non deve essere identificato come politically incorrect ). Fino a quando il taglio del prepuzio verrà eseguito con sangue e sofferenza, non permettiamo di sostituire con farmaci il taglio della castrazione ai suinetti. E degli incassi della multinazionale, per una volta almeno, non teniamone conto.

L’uomo viene prima del maiale. E’ un argomento da EXPO 2015 con la rituale fissazione del giorno della memoria: castrazione e circoncisione.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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