La circolazione impatta su economia, socialità, sicurezza, sostenibilità. Se la rete stradale non viene integrata con altri trasporti e non viene rinnovata si crea un collo di bottiglia molto pericoloso. Le strade che abitualmente frequento sono state fatte negli anni 30-40-50 del secolo scorso. Il numero dei mezzi che le percorrono è aumentato al di fuori di ogni previsione. Oltre al numero vi è l’aumento della presenza di autotrasporti (camion e tir) con dimensioni e quantità che superano le 25 tons per camion.

La manutenzione della rete stradale non è prioritaria. L’aggancio con altri mezzi di trasporto (treni, metro) non è logico e presenta delle manchevolezze. Il risultato sono code chilometriche con motori accesi e consumo di carburante e contaminazione ambientale. Le buche sono causa di incidenti, anche mortali, oltre che ha rotture non solo di pneumatici, ed obbligano a delle manovre anche all’ultimo momento. Le rotonde così numerose non sempre risultano agevoli per i mezzi pesanti e larghi. E’ sufficiente vedere ogni giorno gli sbandamenti e il non rispetto delle corsie.

L’esempio che riporto è negativo per tutto quanto riportato sopra. Si cerca di tappare il coperchio ad una strada costruita un secolo fa, con una quantità enorme di veicoli che transitano, che incidenti che capitano sovente, con buche lungo il percorso, con dei filari di tigli secolari ai bordi della strada. Quello che il cartello dovrebbe riportare sono le misure della strada. Perché la misura? Perché ritengo che da qui si debba partire. La strada, questa ad esempio, è fatta da due corsie, con i dati storici che sappiamo. La mezzaria divide le due corsie. Una regola generale, nazionale deve essere che possano percorrerla solamente i veicoli che occupano non oltre l’80% della mezzaria. In questo caso i veicoli che occupano più spazio (camion, suv, mezzi agricoli, autotrasporto pubblico, ad esempio) debbono avere un altro percorso. Il cartello riportato e l’immagine parlano da soli, teniamo presente che questa strada è il percorso favorito anche dai ciclisti amatoriali. La sicurezza diventa importantissima e non si risolve con cartelli di questo tipo. La misura della mezzaria deve essere una norma valevole sul piano regionale.