AGISCI IN PICCOLO MA PENSA IN GRANDE

AGISCI IN PICCOLO MA PENSA IN GRANDE

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Recentemente mi è stato chiesto di dare un suggerimento che sono vicine a me nella vita, nell’attività che svolgo, a giovani che stanno vivendo situazioni difficili nel trasferimento a loro dalla generazione passata. Mi è stato chiesto come la richiesta fosse, data la mia età, un lascito, un consiglio tipo eredità. Che dire?

Agisci in piccolo ma pensa in grande” è una frase che mi appartiene e che mi ha costantemente accompagnato nel percorso della vita. Il senso è contenuto nella frase che è stata evidenziata nel corso dell’applicazione delle mie attività “insieme, ancora più avanti ….” che è un proseguimento quando si svolge una attività concatenata. Agisci in piccolo ma pensa in grande mi proviene dalla Genesi ed è il mio personale approccio, che sento di condividere e di donare.

Fare per me significa “voler voler fare”. Non solo fare, ma voler fare, e in più voler volere. Sono tre forze. Qualsiasi cosa, anche niente, oziare spensierato in mezzo alle margherite guardando le nuvole e sentirmi parte di qualcosa di immenso. Fare significa agire, mettere in moto il senso dell’essere, un significato importante.

Agisci in piccolo è per me dare il massimo impegno nell’azione, avere la consapevolezza e mantenere la concentrazione, dare importanza al dettaglio anche minimo. L’esempio più banale, vista la recente frequentazione con neonati, è ammirare l’evoluzione della consapevolezza dei propri mezzi, dell’ambiente (luce, aria, contorni, volti, sapori, odori, tatto, rumori, memoria, spazio). La consapevolezza di disporre di una mano, con delle dita, e poi un’altra mano, e poterle muovere nello spazio, indirizzarle, gestirle per arrivare a controllarle. La scoperta di girarsi e rigirarsi di gattonare imparando il movimento, la potenzialità ed il controllo dei ginocchi e poi dei piedi. Poi la conquista della dimensione verticale, l’equilibrio, il movimento per arrivare a barcollare e muovere i piedi ed il corpo in funzione dell’ambiente.

Questo processo richiede volontà, concentrazione, tentativi, costanza, impegno. Esempio per qualsiasi attività venga poi svolta, senza un legame chiaro con il pensiero, si forma l’esperienza. Come si costituisce il legame con il pensiero?

Ogni attività produce il risultato che è il meglio in una determinata circostanza. E qui viene la Genesi: “si fermò ad ammirare ciò aveva fatto e vide che era buono”. La Genesi ferma qui la frase (ed è la contemplazione della gioia), io la continuo. Se prendo la distanza dal risultato del mio agire di come sono riuscito, dando il meglio di me, nella specifica circostanza, inevitabilmente constato “Posso fare di meglio” (ed è la contemplazione dell’essere) apportando delle migliorie, anche solo in un piccolo dettaglio, oppure riducendo le energie profuse. E qui stiamo entrando in R&D.

Il percorso dell’agire va dall’incertezza alla certezza, passando per il rischio. Il percorso del pensiero (razionalità) da come migliorare il risultato ed è uno spazio immenso perché arriva al senso, perché ho voluto voler fare? L’immagine che riproduco aiuta.

Euristico: dal greco “trovare, scoprire”. Soluzione dei problemi senza seguire un chiaro percorso.

Le linee rosse sono direzionali.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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