Uno degli aspetti che viene poco considerato è la sconosciuta importazione di batteri ed insetti attraverso il cambiamento delle modalità dei consumi. La globalizzazione è stato uno dei motivi di esplosione di diversi casi. Con l’importazione di prodotti (vegetali in particolare, ma non solo) si facilita la colonizzazione da parte di inetti e batteri alieni in un nuovo spazio. Normalmente questo spazio è loro favorevole in quanto le popolazioni di batteri ed insetti indigeni non le riconoscono e quando lo fanno è, quasi sempre, troppo tardi. Ho letto da Word Health Organisation il Report 2022 (consultato recentemente) relativo, tra le altre cose, alla malaria. Una delle malattie più pericolose con oltre 590.000 morti all’anno. Questa malattia ha avuto una impennata a causa della colonizzazione, avvenuta negli ultimi 50 anni, partita dall’Asia meridionale di Anopheles stephansi e Aedes albopictus. La loro velocità di spostamento è di 10 metri al secondo ed ogni femmina gravida porta oltre 100 uova. Come hanno viaggiato? Attraverso i prodotti, attraverso i contenitori dei prodotti, attraverso i mezzi (aereo, nave, auto, persona), e attraverso il vento. Questa considerazione deve essere tenuta in considerazione per il possibile rischio. Gli organismi alieni vengono da zone in cui si utilizzano anticrittogamici e sostanze antibiotiche di forte impatto, e nelle zone in cui queste categorie di prodotti di combattimento, sono meno feroci, gli organismi che sono sopravvissuti nell’areale di origine, si trasformano in super organismi. Per fare un esempio è come se una zanzara fosse sopravvissuta al DDT ed ora, attraverso i vari mezzi sopra menzionati, si trovasse in una zona dove i trattamenti sono a base di piretro, al massimo.

E’ un aspetto che non teniamo sufficientemente in considerazione. La globalizzazione delle merci implica la globalizzazione degli organismi viventi. La costante metropolizzazione della popolazione e le grandi quantità di rifiuti aumentano le possibilità di sviluppo di questi organismi alieni.

Nella scelta del cambiamento delle abitudini alimentari è bene tenere in considerazione anche questo fattore che avrà ancora più importanza nel futuro.