G.G.
2024-07-26Un ricordo personale di una figura importante
Come ho l’abitudine di fare chiedo ai colleghi di darmi delle loro indicazioni su coloro che hanno contribuito alla loro crescita professionale. Nel caso Alberto è uno dei più competenti tecnici, in particolare di ruminanti, con i quali mi sono trovato a collaborare. Riporto, con il suo consenso le sue osservazioni.
Le persone che mi hanno lasciato un segno sono tante.
Direi che tutte, o in negativo (cioè come non essere e cosa NON fare mai nella vita) o in positivo con il loro esempio e insegnamento mi hanno lasciato una qualche eredità.
Ottimi e pessimi venditori, ottimi e pessimi organizzatori, qualcuno in grado di motivarti e qualcuno che ti faceva andare via la voglia di lavorare.
Io dal mio canto ci ho messo la passione per quel che facevo, e ho sempre cercato di migliorarmi per cercare di non essere secondo a nessuno, ovviamente senza riuscirci ma l’importante era provarci.
Dal punto di vista tecnico mi sono aggiornato con tutto quello che potevo. All’inizio, senza internet ricordo che ero avido di riunioni tecniche, partivo da solo o con qualcuno che condivideva i miei interessi e facevo ore di macchina per andare a sentire i vari Piva, Mordenti, Ballarini, altri.
Ma la vera svolta fu quando visitai le università americane approfittando di vacanze con Marcella mia moglie, là conobbi dei professori che mi fecero capire quanto indietro fosse l’Italia in questo settore (quello della consulenza tecnica in allevamento).
Parlo della visita a Davis CA, Fort Collins in Colorado, e alla Cornell a Itaca.
Arrivarono quindi gli articoli su riviste usa e non solo italiane, poi arrivò internet e si aprirono molte più possibilità.
Importante sono state le visita all’estero con Mauro dove ho avuto la possibilità di conoscere personaggi internazionali che hanno dato un deciso contributo alle mie conoscenze, sia come tecnico, sia come relatore ai convegni.
Se uno è avido di conoscenza , si aggiorna sempre : si acquistano libri facendoli arrivare dagli usa, dalla francia ecc ; ci si abbona a riviste internazionali, e si leggono articoli pubblicati su internet.
Faccio cosi’ da sempre non appena mi appassiono a qualcosa, ad esempio , ho letto e posseggo circa 60 libri di fotografia, un quasi centinaio sull’addestramento e la psicologia canina, un quasi centinaio di sport ( medicina ,fisiologia, alimentazione e trattati tecnici sull’allenamento: sci di fondo, corsa, canoa, alpinismo , ciclismo.
Recentemente mi sono liberato di qualche centinaio di riviste zootecniche, anche perché’ su internet ormai si trova quasi tutto.
Tengo ancora i volumi su nutrizione animale e tecnica piu’ significativi, e anche se qualcuno e’ un po’ datato, ma mi piace tenerlo perché’ mi ricorda quando lo acquistai dagli usa facendo (per quei tempi) un piccolo investimento.
Se penso quando incontrai Montorio la prima volta e io tutto orgoglioso gli dissi di aver letto questo e quell’articolo sull’allevamento suino e lui mi disse di non perdere tempo che meno leggevo e meglio era!!! E non era il solo. Ma forse le persone ignoranti a volte sono più felici di quelle avide di conoscenza, destinate a essere ovviamente permanentemente insoddisfatte.
Se dovessi però elencare le persone ignoranti che ho incontrato( anche universitarie) diventerei inutilmente prolisso e polemico, cosa che, ho imparato da un certo tempo, non porta a niente di utile.
Grazie Alberto per questo post.
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