Difficile sempre fare delle previsioni, l’incertezza è una essenza dell’esistenza, in particolare in questa situazione. Abbiamo visto il comportamento del primo lockdown di febbraio marzo 2020, caratterizzato da carrelli pieni per fare scorte, già c’erano ancora dei fondi a disposizione. Il secondo lockdown non ben chiaro, eseguito in maniere differenti, ma con molto meno soldi e più grandi incertezze. E come sarà il terzo?

L’inquietudine regola i comportamenti dalla rarefazioni delle uscite, ai timori del contatto anche per i prodotti e le confezioni dei prodotti. Il 1° quadrimestre del 2021 vedrà probabilmente una decrescita marcata e mi sto riferendo ai consumi di alimenti di origine animale, caratterizzati oltre che dal comportamento frugali e rinunciatari dei consumatori, anche da politiche nervose di far fronte nel mercato interno a vari stop nelle transazioni prima direzionate verso altri Paesi. In particolare le derrate alimentari delle carni suinicole (Cina, Danimarca, Germania, ad esempio).

Frugalità ed attenzione all’impiego di risorse.