sostenibilità 03

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Ad Ascona, a debita distanza per il Coronavirus e con il Teatro che ci ha appena dato la ferale notizia della cancellazione dei prossimi due spettacoli a data da destinarsi. Un piccolo virus sta distruggendo le certezze e sta imponendoci un cambiamento delle nostre abitudini. Una crisi schizofrenica poiché l’ignoto fa paura: borsa da montagne russe (ma toste!), trasporti e programmi ad alta precarietà. E sto preparando la lettura che terrò la prossima settimana sulla sicurezza e sulle previsioni che riguarderanno la previsione degli atteggiamenti e dei comportamenti che verranno tenuti in futuro. Nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 9,7 miliardi, per raggiungere gli 11 miliardi nel 2100 (fonte Onu). Per il 2050 sarà necessario raddoppiare la produzione di derrate alimentari provenienti da animale (carne, uova, latte). Un aumento della produzione si verificherà anche per i vegetali. Mauro fa presente gli l’India è costituita da vegetariani. Simone fa presente che avremo anche un consumo di insetti (sempre carne è), Davide mi chiede lumi sul consumo dei pesci (già oggi più del 50% del pesce che viene mangiato proviene da allevamenti). Ambrogio fa riferimento all’obiettivo della bistecca da Laboratorio (Bill Gates, tra i promotori) e la bistecca prodotta dalla stampata in 3D. Questi appunti sono da considerare, ma resta il fatto delle previsioni dell’Onu, della Fao. Il 90% della popolazione mondiale vivrà in megalopoli. Ho già elaborato dei post al riguardo e li andiamo a rileggere.

Uno dei fattori critici sarà rappresentato dalla sostenibilità e riguarderà il clima, l’acqua, l’aria. Da qui la necessità di rivedere sin da adesso ogni dettaglio della catena di produzione tenendo presente il benessere animale, i sistemi di allevamento e di macellazione, che possono condizionare la scelta del consumatore. Così come occorrerà rivedere ogni componente dell’alimentazione e della nutrizione, per evitare ogni ridondanza ed ogni sotto utilizzazione, per non dire spreco. A questo si aggiunge il problema della sicurezza per i manipolatori, gli utilizzatori e l’ambiente.

Stiamo rendendoci conto come un singolo virus possa mettere in crisi un meccanismo sociale, facciamo il paragone con l’asiatica degli anni 50 e la spaziale del ’68. Ci misero oltre un anno ad arrivare dall’estremo oriente. Con la globalizzazione tutto si fa più veloce ed è bastata una fiera a Monaco di Baviera per far esplodere il contagio. La qualità delle derrate alimentari dovranno tenere in considerazione che l’uomo sarà ancora più fragile. Quindi è necessario rivedere ogni singolo dettaglio di ogni operazione che viene oggi eseguita per raggiungere il piatto del consumatore.

 

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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