Carne bovina. Consumo
2019-08-20
In un crotto in Valmaggia parliamo del consumo di carne bovina e faccio subito una premessa. Quando si parla di bovini occorre allargare la visuale. Il bovino è legato al territorio, alla naturalezza, al mantenimento di un ordine naturale e sto parlando non solo della montagna, degli alpeggi alpini, che anche qui ci circondano, ma anche della pianura, del consumo di erba e quindi del suo taglio, dell’irrigazione. Delle coltivazioni destinate all’alimentazione dei bovini siano essi vacche da latte, bovini all’ingrasso (tori e manze), bufale. Quando esamineremo i dati dobbiamo tener presente anche il territorio, la sua conformazione, la sua manutenzione che sono strettamente collegati con l’allevamento di animali, in specie dei bovini. Un Paese che ha una densità bassa di abitanti ed una alta importazione è un paese che non sta dando importanza alla manutenzione del territorio. La carne bovina trova posto sia nelle case che nei ristoranti, molta importanza ha il prezzo al consumo ed il reddito medio. Ricapitolando sono differenti i punti critici da considerare, al di là delle cifre che andremo ad esaminare. La media del consumo storico della UE è di 15 kg di carne bovina per abitante e per anno. Danimarca registra 28 kg e pareggia le quantità di esportazione e di importazione. La Svezia registra 26 kg con una importazione del 108% rispetto alla produzione locale. Francia 24 kg con la produzione più alta della UE con le sue 1.499 mila tonnellate. Slovenia 20 kg autoprodotte. La Finlandia registra un consumo di 19 kg ed importa il 24%, perché questa differenza rispetto alla Svezia? Subito viene proposto di fare una vacanza ricerca e studio in Svezia e Finlandia. Il gruppo dei 18 kg è costituito da Olanda ma che esporta 448 mila tonnellate, da Italia, che importa il 48%, così come UK che importa il 46% ed ha una produzione di 912 mila tonnellate, superiore a quella italiana che arriva a 810 tonnellate; nel gruppo rientra il Portogallo ma che importa il 105%, e questo fatto sarebbe da approfondire. La Germania ha un consumo di 13kg di autoproduzione.
Abbiamo delle considerazioni relativamente ai punti critici sopra riportati?
Non dobbiamo dimenticare che dal comparto bovini deriva la derrata chiamata latte, che ha una rilevanza importanza. Quale credibilità può avere il Made in Italy in questo caso? Ci facciamo male da soli.
Parliamone facendoci portare una bistecca e patate.
Leave a comment