brindisi, con la coda.

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Nuvole, nuvole, nuvole ed un maggio freddoloso. Ci vediamo a casa mia ad Ascona. E’ arrivata la sentenza definitiva 1656/2019, in nome del popolo italiano: dichiara l’estinzione del giudizio ex art. D.L. 546/92 e art. 11 D.L. 50/2017 per cessazione della materia del contendere. Evviva!

Si tratta di un contenzioso nato nel 1999, nel secolo scorso, che ha avuto 6 giudizi, di cui 2 di Cassazione, che ha fatto giurisprudenza. E’ il caso di brindare! Siamo in pochi, ma che hanno vissuto tutto il calvario. Con la spada di Damocle della richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate, di oltre 2,5 M di euro, l’obbligo di riportare nei bilanci il fondo a garanzia e le domande di coloro che leggevano nel bilancio una riserva per 2,5 M di euro per un contenzioso tributario. E tutto questo per anni. E le domande, talvolta incredule, dei molti abitanti fuori dal territorio nazionale. Ma perché tutto questo tempo? Beh, perché è un contezioso incerto. E la paura all’avvicinamento, quasi si sentisse puzza di bruciato o di peste. Se anche noi avessimo letto in un bilancio una cifra accantonata così grande e per così tanti esercizi, come avremmo considerato questo rischio in caso di partecipazione? Venti anni di estrema sofferenza, sapendo che i rilievi erano del tutto, almeno per noi, non pertinenti.

E tutto, alla fine, interviene il saggio, per l’intuizione del Calabresi. Nessuno di noi ci credeva, il team dei consulenti, dalla dentiera d’oro, arrivava allo scherno con la testa abbassata e lo sguardo con gli occhi in su. Eppure è stato il punto vincente! Lui sosteneva che vi era una infrazione dello Statuto del Contribuente! Ohibò! Ed alla fine è stato proprio su questo punto che si è svolto il tutto. Ed a riprova di quello che dice ha con se la fotocopia del Sole 24 ore di sabato 16/7/2011: Verifiche in 30 giorni continuativi. Che poi ha portato a modificare la legge. E mai vi è stata una discussione sul merito, mentre tutte le nostre memorie, partivano dalla premessa, a cui non credevamo, dell’offesa delle garanzie dello Statuto del Contribuente, per poi focalizzare passo per passo ogni documento. Ed eravamo certi di avere delle buone ragioni. Ma sempre il giudizio si fermava sull’affermazione della premessa, lo Statuto del Contribuente e la mancanza dell’osservanza dei termini.

E’ vero. Brindiamo a quella figura di Calabresi? Siamo pronti, ma viene un dubbio. Alle persone anziane anche i dubbi prendono del tempo per venire. Ma non è che questo Calabresi non si era comportato poi così tanto bene? Ed allora rispunta quella email e quell’errore di STUMPA, che sarebbe stato tanto caro al dr. Umberto Domina. Il Calabresi aveva, tra le altre cose, organizzato la liquidazione di una srl, affidandola ad un professionista delle liquidazioni (gestiva qualcosa come un centinaio di ditte in liquidazione). Il Calabresi sembra avesse necessità di costituire una società in Romania o Bulgaria ed era alla ricerca di fondi per il capitale sociale. Servivano 15.000 euro. E non è lo stesso Calabresi che aveva sobillato l’ottantaquatrenne liquidatore ha richiederti proprio la stessa cifra, per delle attività per le quali non era previsto alcun compenso in quanto forfettariamente già riconosciuto al Calabresi nel momento dell’affidamento dell’incarico? Ed ecco l’email indirizzata alla socia del Calabresi,  V.R.: Carissima, faccio seguito a quanto già precisato stamattina a proposito della tua amica: per quanto occorre … ecc. si intende un fondo spese di almeno euro 15.000 dei quali 10.000 costituiscono il 30% del capitale della costituenda Società. (E fino a qui la cosa non era interessante per noi). Ma l’email continua: il Flavio, avvisato del fatto che il rag. O. ha incaricato un avvocato a me sconosciuto (tu!) si è precipitato a chiedermi un incontro per venerdì mattina! sarà il caso di preparargli  …. la spaghettata! Ciao.

Ma come in una storia raccontata dal Carlo Emilio Gadda, inviò l’email a V.R. ed anche ….. alla segretaria di Flavio! Chiaramente l’incontro non ci fu, ed i rapporti, anche se già interrotti, vennero gelati. Quella spaghettata sapeva di coppola.

Allora brindiamo? Però non possiamo farlo a Calabresi, visto il comportamento da mascalzone. Peccato! Se lo sarebbe meritato perché ebbe una pensata fuori da qualsiasi immaginazione. Allora brindiamo a noi. E così brindiamo. Caro Calabresi, perché rovinare tutto per la spaghettata? Neanche il brindisi! Eppure il contenzioso, durato ben 20 anni, è svaporato, grazie ad una tua interpretazione, intuizione e costanza. Poi gli altri consulenti hanno tentato di prendersi, con vari cavilli, gli onori.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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