RESISTENZA ANTIBIOTICI 2

RESISTENZA ANTIBIOTICI 2

Nessun commento su RESISTENZA ANTIBIOTICI 2

Ad Ascona oggi c’è sole e ci siamo trovati sul lungolago. Davide ha portato un conoscente con cui ha parlato dei dati, da una diapositiva redatta da mio fratello, sulla bufala o fake news, come si dice adesso, che la resistenza degli uomini per gli antibiotici provenga dal consumo di carne. Il conoscente è un bel tipo, convinto delle proprie argomentazioni e  credenze. Premetto che la parola credenza per me non è assolutamente negativa. A precisa domanda chiarisco che la resistenza è un fatto molto grave, che esiste, e che è dovuta al disinvolto e largo consumo di sostanze antibiotiche senza alcun motivo ed alle contaminazioni negli ospedali, cliniche, sale di attesa dei medici. Il conoscente mi fa presente che sottovaluto la presenza anche minima di antibiotici nella carne. Questa presenza anche minima viene regolarmente assorbita dall’organismo che diventa così resistente. “Le 28 tonnellate di carne di pollo portano ogni giorno quella dose”. Mio fratello ha portato solo un esempio ed ha fatto notare che ha calcolato la quantità degli MRL che, tra l’altro, sono soglie considerate appunto come soglia, entro le quali non vi è alcun pericolo. Ma già che vengo tirato per la giacchetta, Davide mi fa presente che uso un linguaggio quanto meno arcaico, cito, guarda caso sul mio tablet ho anche la pubblicazione, i risultati del piano nazionale residui (PNR) che, per l’Italia, il Ministero della Salute ha pubblicato (e lo si torva sul web, nella relazione finale, con i risultati a pagina 8. Faccio notare che gli animali sono monitorati, tutte le specie e per differenti tipologie di contaminanti legali ed illegali. Per quanto riguarda gli antibiotici questi sono schedati sotto la sigla B1 sostanze antibatteriche e come si può vedere il 99,96% dei campioni è risultato ESENTE. Vi è anche la sigla B2 altri medicinali veterinari, suddivisi in diverse categorie di sostanze da monitorare (a) antielmintici; b) coccidiostatici e imidazoli; c) carbammati e piretroidi, d) tranquillanti; e) altri) e i campioni di carne per la categoria B2 sono risultati ESENTI il 99,97 dei campioni. Quindi caro conoscente, lei resti pure della sua idea, lei vada pure alla GDO e paghi più caro una carne proveniente da animali a cui non sono stati somministrati degli antibiotici, se crede. Io faccio presente agli amici che TUTTA la carne presente sugli scaffali del negoziante è esente da antibiotici, solo dobbiamo fare attenzione dove l’animale è nato ed è stato allevato, poiché i controlli vengono eseguiti con le norme in vigore sul territorio, e non si possono conoscere gli eventuali trattamenti, legali o illegali, di un territorio che non si conosce. Colgo l’occasione per ricordare come giudichi un errore il non aver ottenuto il risultato sulla qualità delle derrate alimentari nel recente referendum. La paura era che i prezzi sarebbero lievitati, il concetto era la conoscenza del consumatore. Se il consumatore conosce è più cosciente nella decisione di scelta. Consumare derrate provenienti dal proprio territorio significa dare un senso alle norme, alle procedure, ai controlli che vengono effettuati sul territorio. Poi in qualsiasi parte del mondo in cui vai, nessuno ti dice di non mangiare quello che vi si trova. Trovarlo lo si trova, ma conoscerlo ed essere sicuri è un’altra cosa. E’ un po’ come tagliarsi da sé l’erba del giardino. Fatta in proprio ha un altro gusto, fatta dal giardiniere è un’altra cosa. Se guarda un estraneo le due azioni sono le stesse. Se guardi tu il tuo giardino appena tagliato da te, senti che è meglio ed è tutto un altra cosa. Mio fratello ha fatto la diapositiva per la domanda finale: ha senso spendere di più per scegliere una carne proveniente da animali che non hanno mai assunto degli antibiotici? Se sono stati malati, mi auguro che siano stati adeguatamente curati. Se sono sul banco del macellaio sono tutti esenti. Ho detto tutto.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Related Posts

Leave a comment

Back to Top