la casa 03

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Sempre insieme a Losone. La casa divenne il contenitore dei nostri incontri. Delle nostre grigliate ed aperitivi. La piscina era un collante importante, ma anche la sala musica. Le figlie invitavano tutti i giorni i loro amici, ed intanto crescevano. “Sentite, per fare le vostre cosucce o cose, non andate in quella che noi chiamavamo camporella o spendere dei soldi per niente. Avete ognuna la propria camera e quindi potete invitare chi volete.”. Il senso di responsabilità lo devi allenare. La camera di mia figlia maggiore era proprio sopra la nostra: “Bella idea del cavolo, hai avuto.”. Il giorno dopo feci un discorsetto: “Senti ho detto alla donna di servizio di mettere queste liste spesse ed aderenti alla parete per evitare che i colpi della testata del letto ci tengano desti durante ore per noi invivibili. E se poi prendi l’abitudine di aprire l’acqua del bidet con discrezione e piano, sarebbe meglio.”. Ho avuto amici che vi hanno trascorso le vacanze. Ultimamente ad un evento per il secondo matrimonio della mia figlia maggiore, vedova, nel frattempo, era condotto da un animatore pieno di fantasia. Sceglie tre coppie tre e dopo aver letto le reciproche risposte relative al partner su domande ben precise, pensa bene di fare la domanda: “Quanto tempo fa avete fatto l’amore?” La prima risponde 3 ore fa, e l’animatore dopo aver sentito le altre due, distanze di ore comunque, ha la brillante idea di chiedere: “E dove l’avete fatto?” Ma a casa del signor V., quindi a casa mia. Mi trovai poi nella  tasca della giacca tre biglietti con su scritto “Anch’io”. I posti erano vari: camere da letto, sala musica, fin sul piano, e la piscina e la sauna e lo facevano alla grande, così come la casa sull’albero. La casa ha una propria identità ed una propria personalità. Ci vissero, insieme a noi, i miei genitori e la madre di mia moglie, gran lavoratrice e cuoca padana. Aveva una pecca, voleva incominciare a spadellare alle 7 del mattino. Io mi alzo tardi (dovrò pure dare un vantaggio ai miei concorrenti) e così mia moglie mise in atto un compromesso che non impedì a sua madre di stare sulla porta col mastello in mano e battere i piedi, mentre io uscivo. Ci vissero in tempi differenti le miei figlie, per mesi, la figlia minore con il marito, due figli piccoli (ora sono abnormi), due cani ed una gatta, vi vennero spaventatissima una sera di sabato alle 11: avevano subito una rapina a mano fortemente armata nella loro casa, vicino ad Erba, chiesero asilo e, chiaramente, lo ottennero seduta stante, e rimasero tutti uniti, in uno spazio ristretto per ritrovare i loro posizionamenti. La casa per tutti è stata un contenitore. E’ una casa generosa, imponente ma nel contempo molto discreta. E’ stata concepita a blocchi che si possono bloccare e chiudere, un vero fortino. L’unica cosa sono le sbarre ed i catenacci: ma sono cose che adoro. Le mie figlie nelle loro case hanno adottato la domotica. Domotica alla grande! Io chiudo le ante con i catenacci e le sbarre, come nel Medio Evo.

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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