Benedetto da Norcia

Benedetto da Norcia

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Nella biblioteca di Locarno, intorno ad un caffè.

E dopo quasi 1.500 anni, il figlio di Eutropio, console e capitano dei romani nella regione di Norcia, viene tirato ancora per la tonaca. Ray Oliver Dreher, protestante cinquantenne ha dato alle stampe The Benedict Option, e Civiltà cattolica (l’ho scritto in minuscolo da quando si è pontificato che Dio non è cattolico), ne sbeffeggia il suggerimento che i cristiani, all’interno di comunità locali e piccole, dovrebbero prepararsi a vivere in una società postcristiana, operando come una polis parallela, in grado di esercitare le virtù come forza contro-culturale all’interno di un mondo che respinge nettamente il cristianesimo. Nell’articolo, dello stesso fascicolo di civiltà cattolica, Discernere la fede in una cultura postcristiana si auspica che i veri cristiani rimangano aperti ai cambiamenti ed all’accettazione, senza cedere a forme di fondamentalismo ed evitando ogni forma di Benedict Option (quindi siamo allo scontro ed alla incoerenza: aperti ma non in tutte le direzioni). Il fondamentalismo di Benedict Option è dannoso poiché prevede dei muri, mentre il vero discernimento è per l’accoglienza senza se e senza ma. Boh!

Per il Natale di circa venti anni fa regalai, rieditata da me, ad amici, colleghi, conoscenti, la Regola di S. Benedetto (tra l’altro patrono dell’Europa), ed alcuni mi ringraziano ancora oggi. Ho seguito e fatto conoscere anche L’organizzazione perfetta di Massimo Follador circa l’utilità della Regola al servizio dell’impresa moderna, mettendola in pratica ed applicandola, insieme ad alcuni colleghi, alla catena del valore e ottenendo dei frutti.

Come citazioni di base, per queste personali osservazioni, valgano: MT 7-19: Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. MT 7-20: Voi li riconoscerete dai loro frutti. MT 10-34: Non pensate che io sia venuto a metter pace sulla terra, non sono venuto a metter pace, ma spada. MR 10-15: Gesù, entrato nel tempio prese a cacciare coloro che vendevano e che compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi.

Ma i muri sono intorno ad un monastero, ad un paese, ad una impresa? Gesù ed i suoi discepoli avevano un muro intorno a loro? Il muro non è pietra o palizzata e coloro che la pensano in questa maniera sono alberi che non danno frutto. Il muro è fatto di pietre e con queste si costruiscono muri e ponti. E Benedetto ha costruito un muro o un ponte per tutti i muri sparsi nel mondo?

I muri sono regole meditate e convalidate e che, rispettate, danno frutti, i muri si espandono oltre le galassie.

La concatenazione celestiniana porta la rivista gesuitica a parlare del bullismo (n. 4022, pag 141) con una palude di luoghi comuni.

E qui ci vuole la letterature (Beppe Viola e Enzo Jannacci)

Per quelli che quando esci di casa per andare al supermercato ti cambiano la porta e la serratura, ti entrano in casa e dicono che la casa è loro, e ti senti dire dai vigili che chiami che devi aver pazienza, perché sono dei poveretti, e che non avendo una casa si arrangiano. E ti trovi senza niente, e devi anche comprendere. Oh yea.

Per quelli che sono stati espulsi, tre, quattro volte, per reati o per mancanza di documenti e restano senza problemi, e esercitano attività, e, delinquendo, si sentono a casa propria, anzi la tua casa è loro, anche senza il notaio. Oh Yea.

Per quelli che: ma che colpa abbiamo noi se siamo nati nella parte sbagliata del mondo? Voi avete goduto di agi e ricchezza per almeno trenta anni, adesso quello che avete voi diventa nostro per almeno trenta anni. E’ un nostro diritto e ce lo prendiamo. E intorno hanno comprensione e discernimento. Oh yea.

Per quelli che vivono in campi abusivi, bidonville da oltre venti anni, oppure occupano illegalmente spazi vuoti e nessuno li riesce a scacciare, e le forze dell’ordine non entrano e ci dicono di portare pazienza, ma hanno l’ordine di non vedere. Ma se tenti di aprire uno spazio tu, arrivano vigili, nas, capitanerie di porto, carabinieri, con righello e ghigno arcigno e ti obbligano a riempire moduli, a prepagare per timbri e bolli, ma non puoi esercitare o aprire: e sa, ci vuole il suo tempo. Oh, yea.

Per quelli che sono giudici ma che decidono in base a minacce che riguardano la loro famiglia e quindi, inusitatamente, decidono di liberare chiunque faccia parte della schiera dei poveretti (beh, caro pm, gip, gup, giudice: veda quello che si può fare per la pratica numero tale, e che tutto proceda bene perché non succeda niente nella scuola che frequenta sua figlia in via tal dei tali al numero tale). E ti senti dire dalle forze dell’ordine: ma che possiamo farci tanto domani sono di nuovo fuori? E perché? Perché si. Perché si vive una volta sola, e si tiene famiglia. Oh, yea.

Per quelli che con spranghe e molotov attaccano le forze dell’ordine, ma guai se le forze dell’ordine reagiscono perché, ci dicono, fa fascismo. Sono nato nel ’44 ed ho sentito Kruchev, visto l’Ungheria e Cecoslovacchia, letto dei gulag, ed altro. Oh, yea.

Per quelli che con il ditino alzato ci ricordano che gli agenti maneschi noi li abbiamo puliti. Senza minimamente considerare che quegli agenti erano e sono pagati da noi, altri poveretti, ed hanno un manganello ed una pistola che non sono giocattoli. Oh, yea.

Per quelli che perché hanno un’altra storia non possono avere le nostre regole, e che bisogna capirli, anche se a casa loro se uccidono, rubano e stuprano vengono uccisi o quanto meno lapidati ed è per questo che li dobbiamo accogliere con discernimento. Oh, yea.

Per quelli che girano con il sacchetto di plastica per raccogliere la popò del cane, mentre il poveretto nel giardinetto con i pantaloni abbassati sta espellendo, e sulla piazza principale il gruppetto di poveretti si sta cuocendo pezzi di carne. Oh, yea.

E ci meravigliamo del bullismo.  Sono i comportamenti sociali che modellano. E’ la prevaricazione e le non regole che portano al bullismo.

Gesù che rovescia i tavoli e le sedie chi era. Un bullo? L’opzione di Benedetto è attuale e futura. Ora et labora e vedrai i frutti e se qualcuno occupa il tuo spazio rovescia i tavoli e le sedie, segui il Maestro. Il rispetto è il primo comandamento: non fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te, quindi rispetta e esigi rispetto. La violenza è un muro che non si vede, ma c’è, e si allarga ogni minuto che passa, ed arriva ad occupare tutto lo spazio.

Oh yes!

Che Dio cattolico non abbia alcun senso lo condivido, ma civiltà?

Oh, oh, oh yes!

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ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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