Il senso
2024-12-03non sempre ciò che capiamo è quanto tratteniamo da quello che ci viene detto e non sempre ciò che campiamo poi lo applichiamo e se lo applichiamo facciamo del nostro meglio.
From Ascona after a sunny Ibiza’s week.
Lui era il responsabile dell’Ufficio Propaganda di Philips spa, io un impiegato di II categoria che lavora nella PHILIPS SPA, multinazionale olandese nella sezione Duphar, reparto feed.
La conoscenza personale avvenne per una invidia. RM, che abbia pace dovunque sia, non poteva sopportare il successo del reparto feed e della pubblicazione del Notiziario Duphar che era arrivato a 5.000 spedizioni mensili, richiedendo ore di straordinario all’Ufficio Stampa, che dipendeva dalla Propaganda. L’insinuazione era che il Notiziario non avesse alcun valore e fosse solamente un pretesto. Il fatto che venisse pubblicato in olanda ed in altri paesi stranieri, nelle traduzioni in lingua locale, non venne ritenuto necessario.
Domina, quale direttore capo della Propaganda, mi chiese delle spiegazioni e come dimostrare l’interesse. Ribattei che bastava poco: richiedere che ognuno dei destinatari confermasse per cartolina postale il proprio interesse.
Espresse il proprio dissenso in maniera garbata dicendo che i lettori erano pigri. Da giovane sfrontato, quale ero, dissi al sommo Domina che sarebbe stato opportuno richiedere anche che la cartolina la affrancassero loro.
Ma questo è un suicidio. Proruppe il Capo della Propaganda Philips. Tenni duro e ottenni la sua approvazione e poi la sua simpatia.
Oltre 2.500 cartoline furono ricevute di ritorno dall’Ufficio Posta ed ognuno dei mittenti aveva appiccicato il francobollo dopo averlo leccato: un trionfo! Mi presentò all’art disegner, della Philips spa, Denaro che aggiornò i logo Doxal, come marchio e come scritta, come colori, nonché delle teste di animali personalizzate. Anche con Denaro fu subito reciproca stima.
Un altro fatto aumentò la simpatia del dottor Umberto Domina nei miei confronti.
Gli portai una cartolina in particolare che, oltre a confermare l’interesse, faceva una richiesta precisa di modifica. Il mittente era l’unità zootecnica dell’Abbazia di Camaldoli. La richiesta era relativa alla modifica di quanto riportato nell’indirizzo: il mittente richiedeva che venisse modificata la lettera L in B, in quanto nell’abbazia era attivo, e lo scrivano in saio lo sottolineava con un “credetemi”, un INCUBATOIO. Maledetta L che aveva preso il posto della B!
Gli portai la cartolina e la targhetta. Volle tutto per sé. Mi donò una copia del suo libro “La pubblicità è la mina del commercio” della serie Errori di Stumpa, che conservo nella mia biblioteca. Rise e risi anch’io. Poi andai a far modificare i dati sulla targhetta. Peccato non aver tenuto una copia della cartolina postale dei Camaldolesi.
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