Sopra una foto
2016-08-29
Una foto di dà la possibilità di rivedere com’eri, e la differenza è enorme in funzione del tempo che è trascorso, e ti permette di ricordare l’occasione, la situazione immortalata dalla pellicola. Questa è una foto di parecchi anni fa, non so collocarla cronologicamente ma la situazione la ricordo. Siamo in Bretagna, sveglia alle 5,00 per andare a visitare un allevamento di scrofette per la produzione di suinetti salmonella free, al fine di migliorare la genetica della popolazione suina.
Ero accompagnato da un mio partner, il mitico Guy Barou, e vi era la presenza dell’altrettanto mitico dr. Fossati, allora Direttore Scientifico dello stabilimento farmaceutico per la preparazione di vaccini ed iniettabili della più importante casa farmaceutica francese.
Uno degli obiettivi era anche stringere una relazione amichevole tra il dr. Fossati e me. Guy pensava a come agevolare l’ottenimento dell’obiettivo, ma il caso, la provvidenza, ci mise lo zampino. Alle 5,45 entravamo nel sito, e dovemmo prendere una doccia, in un capace stanzone con delle tende. Un bagno open space. Anche allora la sveglia di primo mattino era da me fortemente invisa, nelle prime due ore dal risveglio proprio non ero connesso. Nella doccia, nudo, attendevo l’acqua calda, che tardava, mentre tutti gli altri erano sotto potenti scrosci, e qualcuno pure canticchiava. Mi lanciai sotto il getto urlando: Banzai (lo faccio ancora oggi). Freddo tremendo. Urlai gettandomi fuori dalla tenda per potermi salvare dall’improvviso congelamento, fuori c’era il dr. Fossati e la nostra presentazione fu di molto agevolata. “Per Lei, caro dr. Fossati, non ho più segreti.”. Lui per tirarmi sul morale mi raccontò della sua battaglia campale per la penicillina iniettabile he vendevano in perdita per far fuori tutti i concorrenti.
E’ bello riguardare le foto.
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