la valutazione

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Gruppo di lavoro ad Ascona.

Nell’attività di previsione è insita la riflessione relativa alla valutazione. Della propria attività quella degli altri. Nell’attività non si è mai soli. Questo concetto è importante poiché obbliga all’analisi delle relazioni. Se le relazioni si collocano nel quartile alto l’attività svolta dal singolo e dall’insieme migliora, si evolve positivamente. Hallbwach, nel 1913, relativamente alla solitudine scrisse “operaio è colui che nel lavoro e a causa del suo lavoro si trova in rapporto soltanto con la materia e non con gli uomini.”. Come è difficile essere soli, secondo me ci vuole un grande sforzo, una volontà nel voler volere essere soli. Ma anche con questo spirito ritengo che sia molto difficile.

Mi si guarda come se dicessi qualcosa di sbagliato. Non si è mai soli, personalmente riesco ad essere solo per qualche istante. Non so se è meglio o peggio, ma normalmente mi trovo: io + me stesso (e siamo due). Anche Dio non era in contatto con altri uomini, se non con l’altro se stesso (la volontà) e creò. Chiunque approfondisca l’argomento non potrà che essere d’accordo con me, mi auguro. Anche nel caso della pura esecuzione di un ordine imperativo “fai così e così e solo così, e non permetterti altro”, anche in questo caso non sarò solo, il me stesso troverà tanti di quei dettagli che colui che ha impartito l’ordine non ha considerato, e con questo non sto lavorando ma esercitando l’attività. Lavorare solamente, senza l’attività è difficile, lo considero quasi impossibile.

Mi si chiede di spiegarlo meglio.

Ho già commentato che l’attività consiste nel voler volere fare una cosa. Poi la si contempla (si prende la distanza). Poi, anche se la si guarda, lo sguardo interno prende le distanze e si concentra sul senso del voler volere e riconsidera, critica, rivede, rimugina, sul senso [dell’attività] e sempre crea, evolve, innova la potenza del proprio voler volere che poi trasporta sul “cosa” fa. Il cosa fa è sempre precario, dura poco. L’esame dell’attività è infinito, è eterno, la vita è dare senso all’attività.

Valutare comunque è opera ardua. Valutare il senso di quanto si andrà a fare è difficile perché la dispersione è facile, valutare il senso di quanto un altro andrà a fare è al di fuori della mia capacità, della mia natura. Ma alla fine la previsione è definire l’obiettivo delle azioni mie e degli altri, delle nostre azioni.

Esercizio sempre difficile.

Ho elaborato un tragitto. Sarebbe la base per discutere, anche qui nella riserva, con calma e voglia di condividere, di non lasciare al caso, di vivere insomma.

vALUTAZIONE RISORSA MAR 2015

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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