cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Nella riserva sono risuonati i trilli di SMS. Li leggo nel giardino di casa, ad Ascona. La protesta degli allevatori di vacche da latte. Con che senso? Vogliono la mia opinione. E’ finita. Tutta l’agricoltura ed il mondo agricolo, d’altronde c’è stato anche un referendum, con oltre l’80% di si che sancì l’abolizione del ministero dell’agricoltura. Quindi il popolo aveva già deciso ed era una vita fa. Che siamo una colonia l’ho già riferito. Che siamo diventati una colonia con la complicità di traditori compatrioti l’ho già riferito. L’inizio fu l’odore degli allevamenti di maiale e la risposta di un tal Michel Rocard (LEGGERE QUANTO SCRIVEVO NEGLI ANNI ’70), poi ci fu l’autostrozzamento delle quote latte, ma tutto era già scritto: svendita della SME e dei marchi e dei mercati che conteneva. E adesso i maribù ed i corvi dilaniano ciò che resta. Gli specialisti del latte, gli specialisti dell’olio, gli specialisti del grano duro, ma vi sono aperte complicità dell’intero settore.
SE COMPRI LA LORO GENETICA
SE COMPRI ANCHE IN PARTE LE LORO TECNOLOGIE (latte in polvere, gusti scialbi, chimica)
SE LI FAI ENTRARE ANCHE CON UN LORO DEPLIANT
che RISULTATO pensi di ottenere alla fine? Ma ti stai prendendo in giro?
Il loro obiettivo è darci da mangiare senza che noi produciamo alcunché salvo le deiezioni. Al limite le verranno a prelevare per ridarcele sotto forma di prodotto alimentare. Formaggio senza latte? E allora? dov’è la meraviglia? Sarà una legge europea, e già i nostri frigoriferi sono strapieni di prodotti che precorrono i tempi: siamo colonizzati e felici e complici per esserlo.
Quindi lasciatemi nella riserva.
Inutile ricordare i tir di latte extra ue (anche se era ancora CEE) contrabbandati dalla Germania, sigillati alle frontiere dell’est e ai nostri confini per convalidare LA TRUFFA. E’ successo qualcosa? Sapete quante trasmissioni di varie TV ho visto sull’argomento? Quante promesse di intervento?
Inutile ricordare che nei salumi italiani di cerne di suino italiana non ce ne è. Eppure si continua, come con la bresaola della Valtellina fatta con i zebù et similia.
Ma vogliamo parlare della genetica danese con i suinetti? Dei tecnici olandesi e spagnoli?
Ma avete mai provato a fare il contrario? Ad andare a toccare i loro mercati? Io parlo per esperienza. Pensate che come rappresentante di una qualsiasi associazione di categoria o sottocategoria avrebbero nominato o nominino uno “straniero”?
DE PROFUNDIS.
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