Lettera a Sebastiano Barisoni

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Lettera a Sebastiano Barisoni – Vice Direttore Esecutivo – Radio24 – Il Sole 24 ore

Categoria: Sicurezza alimentare

Egregio Signor Barisoni,

ho avuto modo di seguire, via radio, le sue trasmissioni da Expo sull’alimentare. La prima con un responsabile dell’alimentare italiano (ineccepibile l’osservazione che c’è il tempo e luogo di discutere, e questo tempo è a Bruxelles mentre si sta formando la direttiva, dopo è tardi ed inutile, dopo si subisce.). La seconda ascoltando la sua intervista al responsabile dell’industria Mutti e di una marca di gorgonzola.

Sono entrato l’1/7/1960 nel settore zootecnico ed ho sempre operato in questo settore e sullo stesso tavolo di lavoro. Ora, 71 anni, sono in riserva ad Ascona sul lago Maggiore.

Da sempre l’argomento è il mio argomento. Preferisco seguire con dei punti:

  1. L’industria è fondamentale. Il concetto di cibo è una valore per l’Italia, un valore sentito dagli italiani e da tutti gli stranieri.
  2. Come sempre vi sono industrie che trovano il proprio valore nella qualità (occorre definire e condividere il concetto di qualità).
  3. Non sempre le produzioni piccole o di nicchia raggiungono i livelli di qualità dell’industria.
  4. L’industria italiana, salvo poche eccezioni, non ha fatto filiera, mentre il concetto alimentare è FILIERA. Gli esempi italiani positivi sono Aia, Amadori (polli e tacchini), ma non vi sono che esempi negativi nel latte (francia), nella carne di bovino, di suino, di coniglio, nell’olio (spagna).
  5. L’Italia importa il 50% di quanto consuma (carne, latte) e questo è un fattore critico, al limite di rottura. Le importazioni vengono da paesi a noi vicini che hanno il concetto di territorio e di filiera e mantengono i loro surplus al fine di assicurare posti di lavoro (ruolo e funzione). I paesi dai quali importiamo feed e food sono: Francia, Olanda, Spagna, Germania, Belgio, Uk.
  6. Il responsabile Mutti dietro sua richiesta ha specificato che l’industria arriva a determinare il momento particolare per la raccolta del pomodoro attraverso dei parametri tecnici (indicatori di marcatori), e quindi ha fatto un legame molto forte tra materia prima (pomodori) e territorio (singole estensioni di coltura agricola), “a tre, quattro chilometri dagli impianti industriali”.
  7. Ma se la materia prima non provenisse dal territorio italiano che senso avrebbe l’affermazione che il prodotto finito (che è sempre quello proposto dall’industria) è italiano? Nel caso che così non fosse siamo nel campo della bugia, o quantomeno nel campo del silenzio interessato nelle informazioni al concumatore.

E’ questa la situazione del latte e dei formaggi e degli insaccati. I due comparti del settore alimentare più importanti anche in tema di esportazioni. L’industria, almeno queste sono esperienze dirette, non ci sente, non vuole il legame con le azienda di produzione sul territorio, ed utilizza materia prima non italiana per preparare un prodotto che viene propagandato con tanto di bandiere tricolori.

Per me l’industria, in questo caso, è fortemente miope e sta tagliando il ramo su cui è seduta. Finchè dura fa verdura, ma nel breve (5 anni) vi potranno essere delle decisioni del consumatore non benefiche per noi.

Scusi se l’ho disturbata con l’email ma volevo dirle l’opinione personale. Noi vecchi abbiamo lavorato, in e per questo settore, molto male. Se arrivassimo all’autoapprovvigionamento creeremmo > 1 milione di ruoli e funzioni per delle risorse che adesso sono a spasso e sempre più con difficoltà potranno essere assorbite dai settori dell’industria (anni 60 e 70 con tv e bianco) e/o dal terziario.

Con i migliori saluti e tanto per essere creativo “complimenti per la trasmissione”.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

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