Fatto 100 il consumo dell’Italia, abbiamo riportato il consumo di ciascuna vitamina e per ciascun paese sulla produzione di mangimi italiana al fine di verificare se in ogni paese venivano, grosso modo, consumate le stesse quantità di vitamine.

La tabella seguente riporta, grosso modo, che l’olanda ha consumato il 50% in meno dell’italia mentre la spagna un 60% in meno dell’italia.

I dati sono una elaborazione di quanto pubblicati in Gazzetta Ufficiale Europea per le multe per il cartello delle Vitamine. Il maggior consumo è dovuto:

1. Alla efficienza del metodo di vendita dei basici, l’Italia è stato l’unico Paese nell’Unione dove i basici erano presenti tutti e 3 contemporaneamente. “Allo stesso prezzo ti dò la formula con il 10% in più degli ingredienti.”. Noi, i concorrenti, non lo capivamo, eravamo ancora ancorati a “Quanto ti fa? Io ti riduco il prezzo”. Non era il prezzo era la maggior quantità, l’obiettivo.
2. Alla correità di un numero alto di prof e tecnici che assicuravano che non avremmo potuto arrivare all’autoapprovvigionamento poiché eravamo deficitari di materie prime. Ma le derrate arrivavano da Paesi che si trovano al nord, o dalla francia, o spagna le cui condizioni climatiche sono, storicamente, simili a quelle italiane. Ma perché i prof ed i tecnici hanno agito in questo modo? La risposta più ovvia è per interesse, per svolgere delle ricerche sull’importanza della Vitamina B6 oppure per l’utilità della Biotina.
3. Alla pirlaggine di noi operatori.

Ho provato ad andare a vendere in Francia, in Spagna, in Germania, in Olanda, in Danimarca, in Inghilterra. Mica facile. Avevi tutto il comparto contro. Ma contro di brutto. Di fronte avevi il sistema paese e la filiera paese. Da qualsiasi parte tu entrassi ti trovavi un muro, Alla fine non era vendita ma partnership, in cui il territorio nazionale era la parte vincente.