La difesa del Made in Italy

La difesa del Made in Italy

Nessun commento su La difesa del Made in Italy

La difesa del Made in Italy mar. ’10

Su Salumi & Consumi del feb-2010 leggo l’intervista al ministro Zaia, in visita ad una delle industrie di grande livello della trasformazione di prodotti suinicoli.

Viene posta la domanda: “A proposito di Cina, state lavorando sulla tutela dei nostri prodotti?”. Mi blocco perché la domanda è del tutto mal posta.

Cosa può mai fare un ministro? La tutela del prodotto alimentare Made in Italy, di questo si sta parlando, avviene SOLO, e sottolineo solo, se goni step della filiera è:

interessato, ed ha un ruolo riconosciuto e condiviso dagli altri,

mette la propria eccellenza a disposizione ed a pagamento degli altri,

Gli altri lo pagano solo se porta la propria eccellenza.

In caso contrario sono gli stessi attori che miopi, si fanno del male, perché:

se la filiera non c’è è falso ed improprio parlare di Made in Italy,

se si mettono insieme delle NON eccellenze, il risultato sarà di molto breve durata e copiabilissimo, e non c’è ministro che tenga,

se si mette all’interno una NON eccellenza questa, prima o poi, sarà motivo per la caduta della costruzione.

Se il numero di scrofe diminuisce così come il numero dei maiali allevati sul territorio, che senso e che credibilità ha un’attività che pungola l’esportazione? L’osservazione sarà: Ma se non avete animali di che cavolo state parlando? Gli spagnoli quelli si, che da 10 milioni sono passati a 40 milioni di suini, così come i francesi, i tedeschi, i danesi. Ma voi italiani? Parlate di aumento delle esportazioni con una diminuizione di animali? Ma chi volete prendere in giro?

Mi riferisco anche alla osservazione di Maurizio Gardini presidente Fedagri riportata da Corriere Economico del 8/2/2010: “Il problema centrale (per proteggere veramente il Made in Italy alimentare) è avere una legge che obblighi le azienda produttrici alla tracciabilità della filiera.”.

C’è già, ma quand’anche non ci fosse basta il comportamento intelligente e lungimirante degli attori: la bestemmia è se non c’è filiera che senso ha parlare di Made in Italy.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Tags:

Related Posts

Leave a comment

Back to Top