2011 e poi la lenta risalita

2011 e poi la lenta risalita

Nessun commento su 2011 e poi la lenta risalita
All’Università di Lugano.
Incontro di formazione.
Mi è stato chiesto se stiamo uscendo dalla crisi. La risposta mia è no, stiamo andando verso il punto più basso che sarà nel 2011, solo con il 2011 alle spalle potremo, forse, prendere il cammino della risalita che sarà lenta, ciondolante, molto ma molto precaria. Un cammino di cinque buoni anni che ci porterà, forse, verso i valori di prima della crisi anche se non raggiungerà gli stessi indicatori, soprattutto se nel frattempo non verrà sfoltita, fas et nefas, l’ammontare della spesa pubblica, improduttiva.
Nel 2010 si stanno ancora consumando le riserve. Quest’anno saranno visibili le attività non strategiche che continuano ad essere applicate e questo è la miopia organizzativa. Mi sto riferendo a delle attività private. Per le attività pubbliche queste debbono essere del tutto eliminate.
Ma come si fa, anche nel privato, a riconoscerle? Prendi qualsiasi attività, soprattutto microattività. Se la togli, cosa succede al tuo risultato? Niente, non viene modificato? Toglila, non starci a pensare.
Ma come si fa? Ci sono gli impedimenti? Questo è il problema della conduzione del sistema paese. Il mantenere attività del tutto non strategiche, e sono l’ottanta per cento del totale delle attività, è zavorra che ti impedisce di risalire e ti porta sempre più verso il fondo.
I non pagamenti stanno invadendo il mercato e la pletore dei petoscopi è tutta dalla parte di coloro che non pagano. Il tribunale di milano per un decreto ingiuntivo ti richiede di presentarlo in telematico ma prende almeno sette mesi per evadere la pratica, se non fai parte di una cricca speciale. Inaudito, peccato mortale all’economia. Da denuncia se fosse un paese normale. Ma normale non è. Quindi occorre sperare di superare il 2010, di arrivare a giugno ed esserci ancora, di passare la chiusura e di avere la possibilità di riaprire a settembre e di tirare a dicembre. Poi arriva il brutto, perchè il 2011 sarà davvero brutto. Dodici mesi di estrema sofferenza. Se si sopravvive e si hanno ancora energie sarà poi il tempo di iniziare la lenta risalita, sempreché la spesa pubblica venga ridimensionata, almeno per il 90%. Ma questa è utopia! E allora si muore. Il mantenere l’attività viene meno.

About the author:

ho operato da sempre nel settore dell'alimentazione degli animali da reddito in Europa e nel mondo. Benessere animale, sicurezza dei manipolatori, degli utilizzatori e dei consumatori sono le linee direttrici. Un aspetto importante è lo sviluppo durevole e i ruoli per i giovani nonché l'accessibilità per i meno abbienti a derrate alimentari sicure

Tags:

Related Posts

Leave a comment

Back to Top